Istat: un italiano su 3 pensa di vivere in zona a rischio criminalità

Cronaca
Foto d'archivio: LaPresse

Secondo il rapporto dell'istituto di statistica sulla percezione della sicurezza nel Paese, oltre il 36% delle donne non esce di sera per paura di aggressioni. Nel biennio 2015-1016 la percezione generale migliora comunque rispetto al biennio precedente (2008-2009)

Un italiano su tre pensa di vivere in una zona a rischio di criminalità (un dato in aumento dell’11,9% rispetto della precedente rilevazione) e oltre il 36% delle donne non esce di sera per paura di aggressioni o violenze. Lo rivela un rapporto Istat sulla percezione della sicurezza nel Paese (sulla preoccupazione di subire reati e sul livello di degrado socio-ambientale della zona in cui si vive), riferito agli anni 2015-2016.

Senso di insicurezza

Il 27,6% dei cittadini si ritiene poco o per niente sicuro uscendo da solo di sera e per il 38,2% la paura della criminalità influenza molto o abbastanza le proprie abitudini. Ma il senso di insicurezza delle donne è decisamente maggiore di quello degli uomini: il 36,6% non esce di sera per paura (a fronte dell'8,5% degli uomini) e quasi la stessa percentuale (35,3%) quando esce da sola di sera non si sente sicura (il 19,3% degli uomini). Gli anziani hanno un profilo di insicurezza simile. A fronte di tali preoccupazioni la quota di persone che ha sperimentato la paura concreta di subire un reato nei tre mesi precedenti l'intervista è pari al 6,4%.

Controllo del territorio

Un altro dato negativo: cala la fiducia sulla possibilità di controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine. Quasi un italiano su due (46,4%) dà una valutazione negativa, ritenendo che le forze dell'ordine dovrebbero transitare più spesso nelle strade (55,5%), essere più numerosi o più presenti sul territorio. Tra le regioni nelle quali la sensazione di insicurezza si fa più marcata ci sono Lazio, Lombardia, Campania e Puglia. Giudizi più positivi sono espressi da coloro che vivono nei centri di piccole dimensioni.

La reazione

Al senso di insicurezza i cittadini reagiscono con strategie di difesa individuali e familiari. Più di un individuo su quattro (il 28%) evita alcune strade, luoghi o persone quando esce di sera; il 72,1% delle famiglie ha almeno un sistema di sicurezza per l'abitazione e il 55,7% adotta qualche modalità di prevenzione, come lasciare le luci accese quando esce di casa o chiedere ai vicini di controllare.

Miglioramento negli anni

Tra il 2008-2009 (biennio della precedente rilevazione) e il 2015-2016, si rileva comunque un miglioramento generalizzato nel senso di insicurezza dei cittadini: il 41,9% è preoccupato di subire uno scippo o un borseggio (-6,3%), quattro su dieci di un'aggressione o una rapina (-7,1%), il 37% il furto dell'auto (-6,7%), il 28,7% (-14%) teme di subire una violenza sessuale. Resta molto alta invece la paura di subire furti nell’abitazione: li teme il 60,2% dei cittadini.

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