La decisione dei giudici di Brescia per il gruppo di persone che, il pomeriggio del 28 aprile 2012, fece irruzione nell'allevamento di cani beagle di Montichiari, nel Bresciano, portando fuori centinaia di animali. Pene tra gli otto e i dieci mesi
La Corte d'appello di Brescia ha confermato le dodici condanne - tra otto e dieci mesi - a carico del gruppo di animalisti che, il pomeriggio del 28 aprile 2012, fece irruzione nell'allevamento di cani beagle Green Hill di Montichiari, nel Bresciano, portando fuori centinaia di animali. In parziale riforma della sentenza di primo grado, i giudici hanno concesso il benefico della non menzione per nove animalisti.
Allevamento chiuso dopo il blitz
L'allevamento venne posto sotto sequestro e chiuso definitivamente l'estate successiva al blitz degli animalisti. Lo scorso marzo la Cassazione ha confermato per i responsabili della struttura le condanne per maltrattamento di animali. Secondo le accuse, anche i cuccioli di beagle che presentavano patologie minime (come un accenno di dissenteria) e potevano essere facilmente medicati, venivano soppressi anziché curati. Per gli imputati, con il giudizio della Cassazione, è scattata la sentenza definitiva con pene comprese tra un anno e un anno e mezzo di carcere. Nello specifico sono stati condannati il direttore della struttura, il legale rappresentante, il veterinario responsabile, e la "Green Hill", società proprietaria dell'allevamento.