Scuola, tornano gli Invalsi per le elementari

Cronaca

Barbara Dell’Aquila

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Le prove, da giovedì 3, sono identiche ed anonime in tutte le scuole d'Italia e servono a valutare i punti di forza e di debolezza del sistema scolastico. Secondo molti però il sistema valuta solo nozioni e riproduce le disuguaglianze tra Nord e Sud del Paese

Tornano le prove Invalsi. Terminata nei giorni scorsi la prima parte, nelle scuole medie, da domani e poi nelle giornate del 9 e dell’11 maggio, i test verranno sostenuti dalla scuola primaria, in particolare dalle classi di seconda e quinta. Nel periodo compreso tra il 7 e il 19 maggio sarà invece la volta delle classi II della scuola secondaria superiore.

Il test di inglese

Per quanto riguarda la scuola primaria, si parte domani con la prova di inglese (solo per la quinta), poi la prova di italiano e la preliminare di lettura, infine la prova di matematica. Il test di inglese è una novità introdotta nel 2017 e si articolerà in due parti da 30 minuti ciascuna: lettura e ascolto. A differenza della terza media e della scuola secondaria le prove rimarranno cartacee, non verranno sostenute tramite PC.

Cosa sono le prove Invalsi

Introdotte con legge nell’ottobre 2007, le prove Invalsi (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema d'Istruzione) consistono in un esame identico per tutte le scuole, cui vengono sottoposti gli alunni delle classi II e V della primaria, quelli di I e III media e infine gli studenti della II superiore. Sono standard per tutto il territorio nazionale e sono costituite da domande chiuse, con risposte a scelta multipla e domande aperte, nonché da esercizi di matematica e linguistici. Servono per capire il livello di preparazione degli alunni all'inizio del loro percorso scolastico e alla fine della scuola dell'obbligo. Non hanno però lo scopo di valutare i progressi del singolo alunno (sono infatti anonime), i risultati permettono invece di evidenziare i punti di forza e di debolezza del sistema scolastico italiano.

Le proteste

Sulla loro reale efficacia tuttavia si apre ogni anno un acceso dibattito. Ci sono docenti e dirigenti che considerano le prove Invalsi inutili o antisindacali, genitori che si chiedono se possono incidere sul percorso scolastico dei propri figli e infine gli studenti, che si mobilitano: l'Unione degli studenti annuncia una protesta a partire dal 7 maggio, dentro e fuori le scuole, con l'obiettivo di non compilare le prove e di cancellare l'Invalsi, un sistema di valutazione che viene definito parziale e dannoso, che valuta solo nozioni e che riproduce le disuguaglianze tra Nord e Sud del Paese.

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