Nell'ultimo rapporto dell'Ong francese Reporters sans frontières il nostro Paese sale di sei posti (era 52esima). L'organizzazione però avverte: aggressioni e intimidazioni "in aumento" nei confronti dei reporter italiani, soprattutto al sud e a Roma
Le minacce di mafie e criminalità
L’Ong francese riporta che “in Italia una decina di giornalisti italiani sono ancora sotto una protezione permanente e rafforzata della polizia dopo le minacce di morte proferite, in particolare, dalla mafia, da gruppi anarchici o fondamentalisti”. Numerosi giornalisti, continua Rsf, soprattutto a Roma e nel sud d'Italia "si dicono continuamente sotto pressione di gruppi mafiosi che non esitano a penetrare nei loro appartamenti per rubare computer e documenti di lavoro confidenziali, quando non vengono attaccati fisicamente. Dimostrando coraggio e resilienza, questi giornalisti continuano, nonostante tutto, a pubblicare le loro inchieste", afferma Rsf.
"Odio del giornalismo incoraggiato da alcuni politici"
Reporters sans frontières lancia poi un messaggio: "L'odio del giornalismo minaccia le democrazie". In particolare, secondo l'ong, "la rivendicata ostilità nei confronti dei media, incoraggiata da alcuni responsabili politici e la volontà dei regimi autoritari di esportare la loro visione del giornalismo minacciano le democrazie".