Omicidio Pamela, Oseghale: l’ho lasciata viva, trovata dopo in trolley

Cronaca
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L’uomo, accusato per la morte della ragazza, lo ha detto a uno dei suoi legali. Ha ribadito di non averla uccisa e di non aver nemmeno partecipato al sezionamento del cadavere

"Sono uscito per vendere marijuana ad una persona che mi aveva chiamato. La ragazza l'ho lasciata viva a casa, con Desmond; quando circa 3-4 ore dopo sono tornato a casa sono tornato e l'ho trovata già dentro le valige". E’ questa l'ultima versione dei fatti fornita da Innocent Oseghale sulla morte di Pamela Mastropietro. L’uomo l'ha riferito oggi ad uno dei suoi legali, che ha avuto con lui un colloquio in carcere ad Ascoli Piceno con l'ausilio di un interprete.

La versione di Oseghale

L’uomo, accusato di omicidio, vilipendio, soppressione e occultamento di cadavere, ha ribadito di non aver ucciso la giovane ragazza romana e nemmeno di aver partecipato alle operazioni di sezionamento del cadavere. "Mi ha detto che la ragazza era stesa sul letto, dopo aver assunto eroina, e che, sebbene non stesse bene, si stava comunque riprendendo - racconta l’avvocato - l'altro, Desmond Lucky (anche lui in carcere, ndr) era invece steso sul divano. Non c'era nessun altro". Oseghale sarebbe uscito per andare a spacciare marijuana. "Dice che quando è tornato nell'abitazione diverse ore dopo, la ragazza era già stata chiusa nelle valige".

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