Morti in corsia a Saronno, altri casi sospetti al vaglio della Procura
CronacaIl procuratore Gianluigi Fontana ha confermato che altri 18 decessi verranno riesaminati. I pazienti in questione sono stati trattati dall’ex vice primario Leonardo Cazzaniga, che è già sotto accusa
Decessi precedenti al 2013
I 18 casi che verranno riesaminati riguardano altrettanti pazienti trattati prima del 2013 dall’ex vice primario della struttura in provincia di Varese. L'uomo è già accusato di nove decessi in corsia e, in concorso con l'amante infermiera Laura Taroni, delle morti di marito, suocero e madre della donna. Secondo l’accusa, in questi ultimi tre casi, il medico anestesista avrebbe somministrato alle vittime dosi letali di farmaci per via endovenosa, in sovradosaggio e in rapida successione. Dopo l’arresto del 29 novembre 2016, il medico aveva respinto le accuse dichiarando di aver somministrato farmaci ai pazienti per alleviare le loro sofferenze.
Rinviata udienza preliminare
L’11 dicembre il Gip Sara Cipolla, al termine di tre ore di udienza nella quale è stata discussa la costituzione delle parti civili, ha deciso di rinviare al 19 dicembre prossimo l'udienza preliminare del processo "Angeli e Demoni". Nella seduta si è discusso in particolare la posizione dell'azienda sanitaria territoriale di Busto Arsizio, al quale è stata concessa la possibilità di costituirsi parte civile ma che, al contempo, è stata anche indicata "quale responsabile civile". La prossima settimana il gip dovrà decidere se riunificare i due rami d’inchiesta ed esprimersi in merito alla possibilità di rinviare a giudizio l’ex vice primario e l'infermiera Laura Taroni. Relativamente alla sola prima tranche di inchiesta, sono indagati a vario titolo per omessa denuncia, falso e favoreggiamento in omicidio anche altri undici medici dell'ospedale di Saronno.