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Ostia, arresti e sequestri in operazione antidroga

Cronaca
Un momento dell'operazione ad Ostia Ansa)

Dopo i fatti degli ultimi giorni, controlli a tappeto nella città dove potrebbe essersi interrotta la "pax" tra i clan. Alla famiglia Spada è stato sequestrato un terrazzo abusivo

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Nel territorio di Ostia si è svolta nella mattinata di martedì 28 novembre una vasta operazione finalizzata alla ricerca di droga e armi, che coinvolge 250 agenti fra Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza. "Bisogna intensificare l'attività investigativa – ha detto l'ex procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, rispetto alla situazione nella frazione litoranea di Roma – e serve la collaborazione dei cittadini".

L'operazione antidroga a Ostia

Quelli eseguiti a Ostia sono controlli congiunti da parte di tutte le forze dell'ordine, coordinati dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno. Si tratta di un'operazione antidroga mirata anche alla ricerca di armi: sono state effettuate perquisizioni nel palazzo di Ostia dove abitava Roberto Spada, arrestato nei giorni scorsi per la testata al giornalista Davide Piervincenzi. Polizia e carabinieri avrebbero trovato e sequestrato armi e droga e, secondo quanto riporta l'agenzia Ansa, due persone sarebbero state arrestate per reati legati alla droga, ma non avrebbero legami con gli ultimi episodi di violenza avvenuti a Ostia. Collateralmente all'operazione, è stato sequestrato per abusivismo dai Vigili Urbani un terrazzo piastrellato adibito a giardino nell'abitazione di Rosaria Spada.

Ostia "caput mundi" in negativo

Il riferimento è chiaramente ai fatti degli ultimi giorni. La fine della "pax" tra i clan ostiensi potrebbe essere la causa dietro ai recenti episodi di violenza: la gambizzazione di due persone in una pizzeria e l'intimidazione nei confronti della famiglia Spada avvenuta nella notte tra sabato e domenica. Ostia è balzata agli onori delle cronache dopo l'aggressione del giornalista Daniele Piervincenzi e del filmmaker Edoardo Anselmi proprio da parte di uno dei membri della famiglia, Roberto Spada. Il tribunale del Riesame di Roma ha deciso nei giorni scorsi che l'aggressore debba restare in carcere con l'accusa di violenza privata e lesioni aggravate dal metodo mafioso. 

"Esercito non è la soluzione"

Sull'ipotesi avanzata da più parti di inviare l'esercito a presidiare il territorio, interviene ancora l'ex procuratore antimafia Roberti: "Non è la giusta soluzione – spiega – bisogna intensificare l'attività investigativa, cosa che si sta già facendo". L'operazione antidroga di martedì rientra in questa strategia, che secondo il magistrato ha bisogno anche della "collaborazione da parte dei cittadini, soprattutto per il settore delle estorsioni, ma per avere la collaborazione dei cittadini lo Stato deve meritarsi la loro fiducia dimostrando di voler fare le cose con determinazione per debellare queste organizzazioni criminali". Intanto a Ostia c'è attesa per il Consiglio straordinario sulla sicurezza cui potrebbero partecipare il sindaco di Roma Virginia Raggi e il ministro dell'Interno Marco Minniti.