Troppi post su Fb, gip vieta a De Luca comunicazioni con l'esterno
CronacaAccolta la richiesta della Procura di aggravare la misura degli arresti domiciliari. La decisione arriva dopo i post pubblicati dal neo deputato siciliano su Facebook successivamente al suo arresto. Per lui l'accusa è di aver evaso oltre 1,7 milioni di euro
L'accusa e i post su Facebook
De Luca è accusato di associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale. Il suo arresto era avvenuto solo un paio di giorni dopo le elezioni siciliane. Ai domiciliari era finito anche Carmelo Satta. I due, secondo quanto spiegato dalla Guardia di finanza, sarebbero stati arrestati "in qualità di promotori di un'associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di una rilevante evasione fiscale di circa 1.750.000 euro". Dai domiciliari, lo stesso parlamentare aveva postato anche un video sulla sua pagina Facebook in cui raccontava il retroscena del suo arresto. In pigiama, davanti a una libreria con i simboli di Sicilia vera, De Luca aveva detto: "La vicenda che riguarda il mio arresto fa ridere, vengo accusato di essere il regista di un'evasione fiscale di un ente collettivo, il Caf Fenav, che non è mio. Originariamente questo era uno dei 15 procedimenti penali aperti a mio carico: per 14 sono stato assolto o archiviato. Questo prevedeva peculato, appropriazione indebita ed evasione fiscale". A questo post ne erano seguiti altri, soprattutto dopo che De Luca era stato assolto dal tribunale di Messina in un processo nel quale era imputato per un presunto tentativo di concussione, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico, lo scorso 10 novembre.
I legali hanno chiestola revoca dei domiciliari
Intanto, l’11 novembre, per quel che riguarda le nuove accuse di evasione fiscale e l'arresto, dopo l'interrogatorio di garanzia, i legali di De Luca avevano chiesto al gip - che però non si è ancora pronunciato - la revoca dei domiciliari per il loro cliente.