In Evidenza
Altre sezioni
altro

Diplomi falsi per poter insegnare: 33 indagati a Cosenza

Cronaca

Le certificazioni servivano per entrare in graduatoria, primo passo verso l'assunzione. Alcuni insegnanti avevano ottenuto un incarico e sono stati sospesi

Condividi:

Producevano diplomi falsi per insegnanti, che così potevano accedere alle graduatorie e sperare di essere assunti. La Procura di Cosenza ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 33 persone. Alcune di loro avevano già ottenuto un incarico. Sono accusate di falsità ideologica commessa dal privato e falsità materiale in atto pubblico.

 

Le indagini

Le indagini, avviate nell'ottobre del 2016 dai carabinieri, hanno consentito - si legge in un comunicato a firma del Procuratore Mario Spagnuolo - di accertare un sistema, diffuso sull'intero territorio nazionale, che avrebbe consentito la falsificazione e l'utilizzo di diplomi rilasciati da istituti magistrali statali e paritari della provincia di Cosenza e da scuole di specializzazione per l'insegnamento di sostegno agli alunni portatori di handicap, come l'Istituto nazionale scuole e corsi professionali” di Cosenza. I documenti falsificati sarebbero stati utilizzati dagli indagati per l'inserimento nelle graduatorie, primo passo verso l' assunzione come insegnanti nelle scuole primarie e dell'infanzia.

Insegnanti sospesi

Come conseguenza dell'inchiesta, alcuni dirigenti scolastici hanno adottato provvedimenti di sospensione nei confronti di insegnanti regolarmente assunti sulla base di titoli risultati falsi. Il procuratore Spagnuolo ha parlato di “una situazione di indubbia gravità”, soprattutto perché “fino ad oggi gli indagati hanno svolto attività di insegnamento in assenza dei titoli necessari, dei requisiti richiesti e della formazione adeguata”. In alcuni casi i diplomi di specializzazione risultano rilasciati dopo la chiusura dell'istituto in cui sarebbero stati conseguiti. I carabinieri di Cosenza, oltre ad accertare che il titolo di studio non era stato in realtà mai conseguito, hanno proceduto nei giorni scorsi al sequestro i diplomi originali contraffatti: son in tutto 13 di istituto magistrale e 22 di specializzazione per l'insegnamento di sostegno. I 33 indagati sono tutti originari della provincia di Cosenza, ma le indagini stanno proseguendo in tutta Italia.