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Frontex: +30% di arrivi migranti in Italia nei primi 3 mesi del 2017

Cronaca
Migranti soccorsi in mare (Getty Images)

Il bollettino mensile dell'agenzia per la gestione delle frontiere dell'Ue riporta come da gennaio a marzo si siano registrati nel nostro paese 24250 sbarchi di persone provenienti soprattutto da Bangladesh, Nigeria e Guinea

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Anche a marzo l'Italia è rimasta sotto “pressione migratoria”. A riferirlo è Frontex, l'agenzia per la gestione delle frontiere esterne dell'Unione Europea, nel suo rapporto mensile sui flussi di migranti in circorlazione sulle tre principali rotte del Mediterraneo: quella centrale, quella occidentale e quella orientale.

Migranti irregolari in calo in Ue

Secondo i dati forniti fa Frontex durante il mese di marzo 2017 si sono verificati quasi 13mila casi di attraversamento illegale delle frontiere sulle tre principali rotte migratorie verso l'Unione Europea. Una cifra che porta il fenomeno a salire del 10% rispetto al mese precedente. Nonostante ciò, continua la nota di Frontex, il numero totale degli attraversamenti illegali sui tre percorsi registrati nel primo trimestre del 2017 si è abbassato del 70% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Aumentano gli sbarchi in Italia

Ma se a livello europeo dunque gli sbarchi diminuiscono rispetto all'anno scorso, il nostro Paese (punto cardine della rotta del Mediterraneo centrale) è stato messo a dura prova dall'incremento di quasi un quinto degli arrivi dei migranti rispetto allo stesso periodo del 2016. Sono stati 10.800 quelli sbarcati sulle nostre coste lo scorso mese di marzo: una cifra significativa che porta il totale del primo trimestre del 2017 a 24250 sbarchi, quasi il 30% in più dello scorso anno. I migranti più numerosi arrivati in Italia sono sono quelli provenienti da Bangladesh, Nigeria e Guinea, anche se dall'inizio di marzo si è verificato un incremento del numero delle persone originarie dal Corno d'Africa (specialmente eritrei e somali). Quest'ultimo fatto è probabilmente legato al miglioramento delle condizioni meteorologiche sulla rotta terrestre che dai loro Paesi porta alla Libia.

Le altre due rotte  

Per quanto riguarda la rotta orientale del Mediterraneo, costituita principalmente dalle isole greche del Mar Egeo orientale, qui i migranti arrivati a marzo sono stati 1690, una cifra che rappresenta solo il 6% dello stesso periodo del 2016. La grande differenza è dovuta principalmente alle conseguenze dell'accordo tra Ue e Turchia firmato il 18 marzo 2016 ed entrato in vigore due giorni dopo. I migranti che scelgono questa rotta sono principalmente siriani, iracheni e pachistani. I profughi afghani scelgono invece la terza rotta presa in esame, quella dei Balcani occidentali, dove a marzo si sono registrati poco meno di 380 episodi di attraversamento illegale delle frontiere. In questi Paesi il numero degli arrivi ha rappresentato meno del 7% rispetto al totale di marzo 2016, subendo una diminuzione del 70% rispetto a febbraio 2017.