Consip, cos'è e come funziona la "centrale acquisti" della Pa

Cronaca
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La "Concessionaria servizi informativi pubblici", nata nel 1997 per gestire i servizi informatici del Tesoro, nel tempo ha ampliato i suoi compiti. Ora il principale è rendere "più efficiente e trasparente" l'utilizzo delle risorse pubbliche

“Realizziamo il sogno di fare la differenza”. È questo lo slogan che campeggia sul sito web della Consip, “Concessionaria servizi informativi pubblici”, nella pagina dedicata alla missione del gruppo. Consip è fiinita al centro delle polemiche dopo l’inchiesta sugli appalti che vede coinvolti, tra gli altri, Alfredo Romeo (finito in carcere per corruzione), il ministro Luca Lotti (indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto) e il padre dell’ex premier Tiziano Renzi (accusato di traffico d’influenze).

Ecco cos’è, di cosa si occupa e come funzionano le gare della Consip,che "è una società per azioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), che ne è l'azionista unico".

 

Nata nel 1997 - Nata nell'agosto del 1997 per gestire i servizi informatici del ministero del Tesoro, con la Legge Finanziaria del 2000 le viene affidato il compito di razionalizzazione la spesa pubblica per i beni e servizi. Successivamente il suo compito si amplia, con un ruolo, si legge sul sito, che diviene via via “complessivamente ridefinito”.

 



Di cosa si occupa - Attualmente, la Consip opera in qualità di centrale di committenza nazionale: è, cioè, la “centrale acquisti” della Pubblica amministrazione italiana, con azionista unico il ministero dell'Economia e delle Finanze.

Lo scopo principale è quello di rendere “più efficiente e trasparente” l'utilizzo delle risorse pubbliche, fornendo alle amministrazioni gli strumenti per la gestione degli acquisti di beni e servizi. Fra le attività della Consip c’è, ad esempio, il programma per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, concretizzatosi in una gara per la gestione degli immobili culturali con base d'asta da 640 milioni di euro.

 



Il “Modello Consip” - Da anni, visti i risultati conseguiti, si parla di “Modello Consip”: a livello organizzativo si intende un sistema di stretta interazione fra i soggetti coinvolti, secondo logiche di partnership e di continua collaborazione. Ma il “Modello Consip”, a livello operativo, riguarda anche il prezzo di riferimento per l'acquisizione di beni e servizi: un prezzo che, per legge, non può essere superato da un'amministrazione che voglia acquistare quel determinato bene o servizio, o un altro di pari caratteristiche.

 

 

Come funzionano le gare Consip – I passaggi che caratterizzano il processo di una gara indetta da Consip per gli acquisti di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni sono sostanzialmente cinque: pubblicazione del bando, ricezione delle offerte, analisi da parte della commissione specifica, aggiudicazione, stipula del contratto. I termini per la presentazione delle offerte sono fissati dai singoli bandi (in genere un paio di mesi).

Questo ciclo è preceduto dalla fase di pre-gara, che comprende l'analisi del fabbisogno della Pa, lo studio di fattibilità e del mercato, la definizione della strategia e della documentazione di gara. Alcuni bandi viaggiano sul Mercato elettronico della Pa (Mepa), un mercato digitale sul quale si possono effettuare solo acquisti per valori inferiori alla soglia comunitaria (135mila euro per le amministrazioni statali e 209mila euro per le altre). In questi casi sono le amministrazioni stesse a bandire le gare.



Pubblicazione del bando, offerte e commissione - Predisposta la documentazione di gara, scatta la pubblicazione del bando. Alla scadenza del termine per la presentazione, la Commissione analizza le offerte arrivate, esaminando: la busta A che riguarda la documentazione amministrativa; la busta B con l'offerta tecnica (ove presente); la busta C che contiene l'offerta economica. L'apertura delle buste avviene in maniera separata e in ordine sequenziale, in seduta pubblica.

 

Controlli e aggiudicazione - Al termine di questo lavoro, la Commissione stila la graduatoria provvisoria. La proposta di aggiudicazione della gara, quindi, viene sottoposta al Cda di Consip, che la aggiudica. Subito dopo partono le verifiche sugli aggiudicatari, che vengono svolte da soggetti esterni (come Agenzia delle Entrate, Anac, Casellario giudiziale, Inps, Inail, Prefettura, Camera di commercio). Se tutto risulta ok, si passa all'aggiudicazione definitiva.

 

 

35 giorni per eventuali ricorsi, poi stipula – L’ultimo passo è la stipula del contratto o della convenzione. Tra l'aggiudicazione definitiva e la stipula, però, è prevista una pausa di 35 giorni: escluse le procedure negoziate con un unico fornitore e quelle espletate online, bisogna aspettare il termine di 35 giorni (termine di stand-still) prima di stipulare il contratto per permettere a chi ne fosse interessato o legittimato di presentare un eventuale ricorso.

Per tutta la durata del contratto, poi, continua l’attività di gestione: serve a verificare il rispetto dei livelli di servizio contrattuali (possibili penali), evitare la discontinuità delle forniture, gestire i rapporti con gli appaltatori.

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