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Proteste tassisti, a Roma bombe carta e cariche della polizia

Cronaca

In piazza anche gli ambulanti che protestano contro la direttiva Bolkestein. Scontri fra manifestanti e forze dell'ordine davanti alla sede del Pd: fermate diverse persone. In corso l'incontro tra i sindacati e il ministro delle Infrastrutture. Raggi ai tassisti:"Siamo al vostro fianco", ma precisa: "No alle violenze". FOTO

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Giornata di caos nella Capitale per la protesta di ambulanti e tassisti, arrivati in migliaia fin dalla mattina a Montecitorio. Nel mirino il decreto Milleproroghe all'esame della Camera e la direttiva Bolkestein (le ragioni dell'agitazione: SCHEDA).

 

Il servizio pubblico sospeso per il sesto giorno consecutivo, strade del centro chiuse. La situazione è precipitata quando i manifestanti sono arrivati davanti alla sede del Pd e hanno cominciato a lanciare oggetti, anche bottiglie di vetro. 

La polizia ha caricato. Due i feriti con trauma cranico. Nella folla è spuntato anche un tirapugni di metallo (FOTO). Alcuni manifestanti hanno alzato il braccio per il saluto fascista. Bombe carta sono state lanciate nelle vicinanze della Camera e successivamente davanti al ministero dov'era in corso l'incontro con il ministro Delrio. Quattro le persone fermate per i disordini, due di Forza Nuova.

 

 

Gli scontri davanti alla sede Pd - Dopo un sit-in a Montecitorio, la protesta si è spostata davanti alla sede del Pd. Qui il presidio è degenerato quando un gruppo di manifestanti ha lanciato alcuni oggetti contro gli agenti. Caos e strade chiuse, con disagi al traffico per alcune ore.

Si contano alcuni feriti dopo le cariche che hanno coinvolto sia tassisti che ambulanti. Due manifestanti sono stati portati dal 118 in ospedale con dei traumi cranici. Un paio di persone sono state invece medicate sul posto. Feriti anche 4 agenti di polizia. Durante le manifestazioni sono state esplose tre bombe carta. I vetri di tre appartamenti e di una ex banca sono andati in frantumi, nei pressi di piazza Montecitorio, a causa dello scoppio.

 

 

Fermati diversi manifestanti - Sono quattro i fermati per i disordini. Tra loro ci sarebbero due appartenenti a Forza Nuova. Fermato anche l'autore del lancio della bomba carta in via Aquiro, nei pressi di Montecitorio, che ha danneggiato alcuni vetri. Identificato anche un manifestante che durante i disordini davanti la sede del Pd è stato immortalato con un tirapugni. Si tratta di un ambulante e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti.

 

LA FOTOGALLERY

 

 

 

 

Delrio: ”Si lavora insieme se non ci sono violenze e minacce” –  In corso intanto l'incontro del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio con i sindacati a Porta Pia per cercare di trovare un punto di incontro con i tassisti. "Si lavora insieme se non ci sono violenze e minacce” ha detto Delrio che in precedenza aveva spiegato come l'incontro sia stato organizzato "perché c’è una situazione da lungo tempo non regolamentata”. 

 

Raggi ai tassisti:”Siamo al vostro fianco ma no alla violenza” -  Sulla protesta è intervenuta anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che incontrando i tassisti ha detto: “Noi ovviamente siamo con voi, ma voi lo sapete. Per noi il servizio di trasporto pubblico non di linea è fondamentale”. Il sindaco ha ribadito anche che il sistema deve “essere regolamentato in materia chiara” e che “le riforme dall’alto non aiutano” e ha ricordato che i taxi sono “il biglietto da visita per turisti e stranieri” e per questo ha lanciato un appello ai tassisti stessi “affinché il servizio torni al più presto alla normalità”.

 

Il primo cittadino, qualche ora più tardi, ha precisato su Twitter che "manifestare è un diritto, usare la forza è inaccettabile. Al fianco di chi protesta civilmente. Ferma condanna verso chi ricorre alla violenza".

 

 

 

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Camusso: protesta giusta, violenza da condannare - Interviene anche il segretario Cgil, Susanna Camusso, che dice: "Penso che una protesta che aveva una ragione, perché è indubbio che non possano esserci regole dispari nel servizio pubblico, stia trasformandosi in altro, producendo un danno ad una giusta rivendicazione e prestandosi a strumentalizzazioni politiche. E questo non fa bene alla richiesta di regolazione". E ancora: "Quando le cose degenerano in forme e gesti violenti vanno comunque condannate".