Avviso di garanzia per l'ex presidente della Camera, che commenta: "Atto dovuto. Ho piena fiducia nell'operato della magistratura". L'ex leader di An arebbe coinvolto nell'inchiesta che ha portato al sequestro di beni alla famiglia della moglie
L'ex presidente della Camera e leader di An, Gianfranco Fini, ha ricevuto un avviso di garanzia perché è indagato per riciclaggio. Fini sarebbe coinvolto nell'ambito dell'inchiesta che ha portato la Guardia di Finanza a sequestrare beni per 5 milioni alla famiglia Tulliani. "L'avviso di garanzia è un atto dovuto. Ho piena fiducia nell'operato della magistratura, ieri come oggi", commenta l'ex presidente della Camera.
Riciclaggio, reimpiego e autoriciglaggio - L'iscrizione di Fini nel registro degli indagati nasce dalle perquisizioni a carico di Sergio e Giancarlo Tulliani effettuate nel dicembre del 2016. Gli accertamenti bancari e finanziari sui rapporti intestati alla famiglia Tulliani avrebbero fatto emergere nuovi elementi di riciclaggio, reimpiego e autoriciclaggio posti in essere da Sergio, Giancarlo ed Elisabetta Tulliani (moglie di Fini) oltre che dall'ex leader di An.
L'associazione a delinquere scoperta a dicembre - La Guardia di Finanza, coordinata dalla Dda di Roma, ha eseguito martedì mattina il decreto di sequestro preventivo dei beni nei confronti dei Tulliani. Il sequestro è il frutto degli sviluppi dell'indagine che ha portato, nel dicembre dell'anno scorso, all'emissione di un'ordinanza di custodia in carcere nei confronti di Francesco Corallo, Rudolf Theodor, Anna Baetsen, Alessandro La Monica, Arturo Vespignani e Amedeo Laboccetta (ex senatore An e Forza Italia). Gli investigatori ritengono che i sei appartengano a un'associazione a delinquere transnazionale dedita al peculato, al riciclaggio e alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. I profitti ottenuti dall'associazione con il riciclaggio, sempre secondo gli investigatori, sarebbero stati utilizzati da Corallo in attività economiche e finanziarie e in acquisizioni immobiliari. I profitti sarebbero stati destinati anche ai membri della famiglia Tulliani.
La vicenda della casa di Montecarlo - Il nome di Fini è legato a quello dei Tulliani dalla vicenda della casa di Montecarlo. L’immobile era stato lasciato in eredità ad An, nel 1999, dalla contessa Anna Maria Colleoni “per la giusta battaglia”. An, nel 2008, sotto la guida di Fini, ha però venduto l’appartamento per 300 mila euro - un prezzo ritenuto troppo basso per il mercato - alla Printemps Ltd riconducibile a Giancarlo Tulliani, proprio l’ex genero di Fini.