Gli imprenditori sono stati coinvolti nell'indagine “Carosello-Ultimo atto”, che nel 2003 ha svelato un traffico di rifiuti industriali provenienti dal Nord Italia. L'organizzazione incriminata portava al Sud materiali ed elementi tossici come cadmio, oli minerali, zinco, diossine e aminato. I fanghi di Porto Marghera sarebbero stati utilizzati come compost con l'artificio del “giro bolla”: una documentazione falsa che li classificava come “non pericolosi”, permettendo così di sversare la terra contaminata nelle campagne del Nolano, del Casertano e nelle cave tra Acerra, Giugliano, Qualiano e l'area flegrea di Bacoli –
Terra dei fuochi, scatta l'allarme: "Morti 8 bambini in 20 giorni"