Il “re” della pasta di Gragnano ferito in un agguato nel napoletano

Cronaca
Foto di archivio

Ciro Moccia, 45 anni, è stato raggiunto da colpi di pistola davanti alla sua abitazione. In ospedale gli è stata estratta una pallottola al polpaccio. “Ho dato lavoro, dove ho sbagliato?” ha scritto in un post su Facebook

E' ritenuto il "re della pasta", Ciro Moccia, l'imprenditore di 45 anni che ieri sera è stato ferito a colpi di pistola in un agguato scattato davanti casa sua, a Gragnano, in provincia di Napoli. L'aggressore è entrato in azione mentre Moccia e il figlio, a bordo della loro Mercedes Classe A, attendevano che si aprisse il cancello elettrico dell'abitazione.

Chi ieri sera ha sparato e ferito Moccia in via Fratte 30, sostengono gli investigatori, molto probabilmente voleva solo intimidirlo: troppi i colpi esplosi da distanza ravvicinata (dodici in tutto, calibro 9, e tutti rivolti verso terra), che non gli avrebbero dato scampo qualora l'intenzione fosse stata quella di uccidere.

L'imprenditore è stato raggiunto da una pallottola al polpaccio: con mezzi propri ha raggiunto l'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia dove i sanitari gli hanno estratto l'ogiva. Grande spavento anche per il figlio di 19 anni, che era con lui in auto, e che con il padre ha fornito ampio supporto agli investigatori.

 

“Ho dato lavoro, dove ho sbagliato?” - Erede di una tradizione centenaria di lavorazione della pasta e presidente del Nuovo Consorzio per la tutela della Pasta di Gragnano Igp, Ciro Moccia, ripresosi dallo choc, ha postato su Facebook i suoi interrogativi sul tragico episodio che lo ha visto protagonista: "Troppe cose penso in queste ultime ore, specie che in vita mia ho fatto sempre e solo del bene e creato posti di lavoro onestamente... Forse ho sbagliato?".

 

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Ipotesi al vaglio - Per ora sono due le ipotesi formulate sul movente: un agguato a scopo intimidatorio, per rendere Moccia più malleabile in vista di una richiesta di pizzo futura; oppure una ritorsione visto che, in passato, l'uomo ha denunciato dei tentativi di estorsione conclusisi con l'arresto dei malviventi. Al vaglio degli agenti del commissariato di Polizia di Castellammare di Stabia (Napoli), coordinati dal dirigente Pasquale Di Lorenzo, anche l'eventuale coinvolgimento di alcuni gruppi camorristici attivi tra Castellammare e Gragnano.

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