Processo Costa Concordia, Isola del Giglio chiede 80 milioni

Cronaca

L'udienza preliminare è stata aggiornata al 17 aprile per permettere al giudice di valutare le richieste di costituzione di parte civile, tra cui quella della località in cui è avvenuto il naufragio. Presente in aula anche Francesco Schettino

L'udienza preliminare della Costa Concordia, che si è aperta lunedì mattina a Grosseto, è stata aggiornata a mercoledì, per consentire di lavorare sulle richieste di costituzione di parte civile presentate. Intanto, nella prima giornata del processo è la richiesta di sequestro di una nave e di quote azionarie di Costa Crociere, presentata dai legali di un centinaio di persone che erano a bordo della Concordia la notte del naufragio all'Isola del Giglio a 'tenere banco' al Teatro Moderno, allestito per l'occasione a maxi-aula. "Abbiamo depositato in Procura - spiega l'avvocato Massimiliano Gabrielli, che fa parte di un pool di 30 studi legali che rappresentano un centinaio di passeggeri - una richiesta di estensione delle indagini nei confronti di Costa perché il patteggiamento non ha chiuso la vicenda. Abbiamo chiesto un milione di risarcimento danni per ciascun passeggero e chiederemo il sequestro di una nave o di quote azionarie".

L'Isola del Giglio chiede 80 milioni di risarcimento - Una giornata particolarmente attesa, che si è aperta alle 9,45 con l'arrivo del comandante, Francesco Schettino, imputato numero uno per la strage che è costata la vita a 32 persone. "Schettino è molto concentrato come sempre" ha sottolineato uno degli avvocati difensori, Francesco Pepe, poco prima dell'inizio dell'udienza. Tra le altre richieste anche l'amministrazione dell'Isola del Giglio che, "nell'interesse dei cittadini, formalizza la costituzione del danno civile che al momento è stato quantificato nella cifra di 80 milioni di euro", spiega l'avvocato Alessandro Maria Lecci, legale dell'Isola del Giglio insieme allo Studio Pavia-Ansaldo.

La Costa vuole costituirsi parte civile
- Il Codacons e l'Associazione Utenti del Trasporto Aereo Marittimo e Ferroviario, invece, hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo. Una richiesta "finalizzata al risarcimento di tutti i danni che i due enti hanno direttamente subito a causa delle condotte tenute sia dagli imputati sia dalla Costa Crociere e dal Gruppo Carnival". Fra le quasi trecento richieste di costituzione di parte civile avanzate, anche la compagnia Costa. "A parte le vittime, Costa è quella che ha subito i danni maggiori" ha sottolineato l'avvocato della compagnia, Marco De Luca "Abbiamo perso - ha concluso De Luca - una nave da 500 milioni. Chi commette un reato li deve risarcire". Ipotesi però respinta dal collegio difensivo di Francesco Schettino.

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