Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, peculato, corruzione, falso e sperimentazioni non autorizzate. In tutto sono 67 le persone indagate, 33 le perquisizioni effettuate. Coinvolte anche aziende che producono attrezzature sanitarie
Nove medici del Policlinico di Modena sono finiti in manette nell’ambito di un’operazione dei carabinieri del Nas di Parma denominata "Camici sporchi". Le persone arrestate erano tutti medici cardiologi che hanno svolto o svolgono la propria attività nel reparto di cardiologia del nosocomio modenese. Gli indagati nell'ambito dell'inchiesta sono in tutto 67. Dodici, di cui 6 straniere, le aziende per le quali è stato disposto il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione.
Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, peculato, corruzione, falso in atto pubblico, truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale e sperimentazioni cliniche senza autorizzazione. A SkyTG24 il vicecomandante dei Nas di Parma , Antonio Diomede, ha commentato così il blitz: “Si tratta di un’operazione importante. Sono state commesse sperimentazioni cliniche sull’uomo senza autorizzazioni e installati dispositivi medici e apparecchiature difettosi su pazienti ignari di essere sottoposti a un trattamento sperimentale. Di conseguenza sono state create false cartelle cliniche per coprire gli errori sanitari”.
Ascolta l'intervista:
L'operazione, scattata nelle prime ore della mattina di venerdì 9 novembre, ha visto impegnati 150 carabinieri del Nas di dieci regioni con l’obiettivo di fermare, su ordine della Procura modenese, i 9 medici, effettuando anche 33 perquisizioni, e applicando la misura di divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per le 12 aziende che producono attrezzature sanitarie. Disposta l'interdizione dall'esercizio di attività e professioni nei confronti di 7 persone.