Roma, il giorno dopo il nubifragio restano le polemiche

Cronaca

La Capitale fa i conti con le conseguenze del violento acquazzone che ha mandato in tilt la città e provocato una vittima. Il sindaco chiede lo stato di calamità e parla di evento imprevisto. La Protezione civile: "Rischio idrogeologico già segnalato"

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Tutto sotto controllo. I danni causati dal nubifragio che giovedì 20 ottobre ha piegato Roma non preoccupano il soprintendente ai Beni culturali di Roma Capitale, Umberto Broccoli, che spiega: "Dopo i crolli siamo intervenuti subito. Da oggi siamo presenti su entrambi i siti e abbiamo iniziato a lavorare  per mettere in sicurezza le strutture".
Ma le polemiche montano lo stesso. Al nubifragio eccezionale si aggiunge l'endemica inadeguatezza della rete fognaria e idrica. Il sindaco chiede lo stato di calamità naturale e parla di evento imprevisto, non segnalato dai bollettini, ma la Protezione civile ribatte seccata: gli allarmi meteo erano chiari ed era stato segnalato anche il rischio legato "alla mancata manutenzione del reticolo idrogeografico".

A tutto ciò si aggiunge il Codacons: "Al Comune di Roma non deve essere concesso alcuno stato di calamità, e se la Regione Lazio o il  Consiglio dei Ministri dovessero accogliere le richieste del Sindaco Alemanno, sarà inevitabile un ricorso al Tar per bloccare un simile  provvedimento".
"La causa del disastro non è stata certo la  pioggia - spiega il  presidente Carlo Rienzi - Se anche l'entità e la quantità delle piogge  fosse stata ampiamente prevista, non sarebbe cambiato nulla, visto che fogne e tombini sarebbero egualmente andati  in tilt, allagando strade, negozi e appartamenti”.
L'associazione ha deciso di fornire assistenza legale a tutti quei cittadini che abbiano subito danni dal temporale.

Intanto il maltempo si è spostato in Campania, dove nella notte tra giovedì e venerdì 21 ottobre una ragazza di 23 anni ha perso la vita dopo che la sua auto è rimasta travolta da fango e acqua in seguito all'esondazione di un torrente.
E' la seconda vittima in due giorni: nel nubifragio di Roma, infatti, era morto Sarang Perera, il 33enne cingalese affogato nel seminterrato in cui viveva.

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