Appalti Enac, indagato Massimo D'Alema

Cronaca
Il presidente del Copasir Massimo D'Alema
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L'ex Presidente del Consiglio è coinvolto nell'inchiesta per via di alcuni voli con la compagnia Rotkopf Aviation, sotto accusa per aver pagato una tangente di 40mila euro. La Procura sarebbe orientata verso l'archiviazione

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Massimo D'Alema è indagato dalla procura di Roma nell'ambito di uno dei capitoli di indagine relativi agli appalti Enac. Il coinvolgimento dell'ex Presidente del Consiglio sarebbe legato ad alcuni voli da lui fatti su velivoli della low cost Rotkopf Aviation, società coinvolta dalla più ampia inchiesta.

L'inchiesta nella quale è coinvolto D'Alema è quella che ruota intorno alla figura di Vincenzo Morichini, amico di vecchia data del presidente del Copasir  e intermediario , secondo gli inquirenti, nella tangente di 40 mila euro consegnata a Franco Pronzato, già componente del cda Enac, per avere agevolato la società low coast Rotkopf Aviation dell'imprenditore Viscardo Paganelli, ad ottenere il certificato di operatore aereo (Coa) per partecipare all'appalto Enac e la gestione dei voli di linea per l'isola d'Elba. Nella vicenda avrebbe avuto infatti un rulo uno dei principali artefici della tangente

Nel quadro degli accertamenti è emerso che D'Alema avrebbe volato cinque volte, per motivi di lavoro, su velivoli della low cost.  L'avvocato Gianluca Luongo, legale di D'Alema ha dichiarato: "Diversi giorni fa abbiamo già incontrato i pm Cascini e Ielo e abbiamo fornito loro ogni chiarimento sulla vicenda dei voli".
Sentito una decina di giorni fa dai pm Paolo Ielo e Giuseppe Cascini, D'Alema avrebbe dichiarato di aver usufruito di voli, il cui costo ammonta a circa 7 mila euro, della Rotkopf Aviation, su invito del suo amico Vincenzo Morichini, l'intermediario ritenuto dalla procura uno dei principali artefici della tangente. L'orientamento della procura sarebbe, secondo indiscrezioni trapelate in serata, quella di archiviare la posizione del presidente del Copasir in quanto starebbe emergendo che non era nella sua consapevolezza la natura del pagamento di quei viaggi.

Un avversario politico di D'Alema come il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ha commentato così la notizia: "Francamente, ad una prima lettura di quello che appare sulle agenzie, le motivazioni dell'avviso di garanzia a D'Alema ci appaiono forzate".

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