Questo l’accordo raggiunto tra l’amministratore delegato Massimo Sarmi e le associazioni dei consumatori, dopo il black out informatico dei giorni scorsi. E il Codacons chiederà risarcimenti anche al colosso informatico Ibm. ECCO COME OTTENERLI
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Poste Italiane è disponibile a riconoscere rimborsi economici ai clienti che hanno subito danni documentabili a seguito del black out degli uffici postali nei giorni scorsi. "Valuteremo attentamente e con la massima disponibilità tutte le richieste che ci perverranno sia direttamente che attraverso le associazioni", ha affermato l'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, che giovedì 9 giugno ha partecipato al tavolo di confronto con le Associazioni dei consumatori.
Indennizzo per i clienti - Per chi è incappato nel back out cominciato il 1° giugno sarà possibile dunque ottenere un indennizzo attraverso la procedura della conciliazione per danni documentati causati dai ritardi dei pagamenti di multe, tasse, mutui, bonifici e bollette. Oppure per danni dovuti alle mancate spedizioni di raccomandate per concorsi, o per le notifiche di atti giudiziari e simili. Saranno previste anche forme di risarcimento per categorie particolari come i pensionati.
Le scuse delle Poste - Nell'agenda dell'incontro del 9 giugno ci sono stati anche i chiarimenti di Poste Italiane sull'origine del problema informatico che ha determinato i forti rallentamenti nelle operazioni postali dei giorni scorsi, l'attuale situazione negli uffici, oltre alle richieste dei rappresentanti dei consumatori a tutela dei clienti. "Il dialogo con le associazioni si è aperto in un clima positivo - ha spiegato Sarmi - e ha confermato la bontà dei rapporti tra Poste Italiane e i rappresentanti dei consumatori. Dal canto nostro, valuteremo attentamente e con la massima disponibilità tutte le richieste che ci perverranno sia direttamente che attraverso le associazioni. Voglio cogliere questa occasione per scusarmi di nuovo per le difficoltà vissute dai nostri clienti, ma anche per ribadire che abbiamo profuso il massimo impegno per ripristinare il servizio nel più breve tempo possibile".
Modulistica - Le Poste e i consumatori si ritroveranno ancora il 17 giugno prossimo per definire le procedure di conciliazione e le modalità per la richiesta di rimborso. La modulistica necessaria sarà resa disponibile presso gli uffici delle Poste e nelle sedi territoriali delle associazioni dei consumatori. Infine, l’Adoc, l'Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori, pubblicherà tutto online sul suo sito.
Azioni risarcitorie saranno avviate anche nei confronti del colosso dell'informatica Ibm, la società che gestisce il sistema delle Poste. Lo ha annunciato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. "Indipendentemente dall'indennizzo che verrà stabilito da Poste Italiane in favore dei cittadini che hanno subito danni dal black out degli uffici postali, gli utenti potranno rivalersi direttamente sull'Ibm", ha spiegato Rienzi. E poi ha aggiunto: "Abbiamo inserito l'azienda all'interno del modulo per la richiesta del risarcimento, pubblicato sul blog www.carlorienzi.it". Il Codacons ha "ricevuto segnalazioni di cittadini che, a causa del disservizio postale, rischiano di perdere il posto di lavoro, o non avendo potuto pagare alcune rate in scadenza, saranno iscritti nell'elenco dei cattivi pagatori, o ancora utenti che non potranno partecipare a concorsi, non essendo riusciti ad inviare per tempo la raccomandata". L'associazione ha fatto così sapere che "valuterà quindi i singoli casi e si farà promotore di una serie di cause di risarcimento contro Ibm per conto dei cittadini danneggiati".
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Indennizzo per i clienti - Per chi è incappato nel back out cominciato il 1° giugno sarà possibile dunque ottenere un indennizzo attraverso la procedura della conciliazione per danni documentati causati dai ritardi dei pagamenti di multe, tasse, mutui, bonifici e bollette. Oppure per danni dovuti alle mancate spedizioni di raccomandate per concorsi, o per le notifiche di atti giudiziari e simili. Saranno previste anche forme di risarcimento per categorie particolari come i pensionati.
Le scuse delle Poste - Nell'agenda dell'incontro del 9 giugno ci sono stati anche i chiarimenti di Poste Italiane sull'origine del problema informatico che ha determinato i forti rallentamenti nelle operazioni postali dei giorni scorsi, l'attuale situazione negli uffici, oltre alle richieste dei rappresentanti dei consumatori a tutela dei clienti. "Il dialogo con le associazioni si è aperto in un clima positivo - ha spiegato Sarmi - e ha confermato la bontà dei rapporti tra Poste Italiane e i rappresentanti dei consumatori. Dal canto nostro, valuteremo attentamente e con la massima disponibilità tutte le richieste che ci perverranno sia direttamente che attraverso le associazioni. Voglio cogliere questa occasione per scusarmi di nuovo per le difficoltà vissute dai nostri clienti, ma anche per ribadire che abbiamo profuso il massimo impegno per ripristinare il servizio nel più breve tempo possibile".
Modulistica - Le Poste e i consumatori si ritroveranno ancora il 17 giugno prossimo per definire le procedure di conciliazione e le modalità per la richiesta di rimborso. La modulistica necessaria sarà resa disponibile presso gli uffici delle Poste e nelle sedi territoriali delle associazioni dei consumatori. Infine, l’Adoc, l'Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori, pubblicherà tutto online sul suo sito.
Azioni risarcitorie saranno avviate anche nei confronti del colosso dell'informatica Ibm, la società che gestisce il sistema delle Poste. Lo ha annunciato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. "Indipendentemente dall'indennizzo che verrà stabilito da Poste Italiane in favore dei cittadini che hanno subito danni dal black out degli uffici postali, gli utenti potranno rivalersi direttamente sull'Ibm", ha spiegato Rienzi. E poi ha aggiunto: "Abbiamo inserito l'azienda all'interno del modulo per la richiesta del risarcimento, pubblicato sul blog www.carlorienzi.it". Il Codacons ha "ricevuto segnalazioni di cittadini che, a causa del disservizio postale, rischiano di perdere il posto di lavoro, o non avendo potuto pagare alcune rate in scadenza, saranno iscritti nell'elenco dei cattivi pagatori, o ancora utenti che non potranno partecipare a concorsi, non essendo riusciti ad inviare per tempo la raccomandata". L'associazione ha fatto così sapere che "valuterà quindi i singoli casi e si farà promotore di una serie di cause di risarcimento contro Ibm per conto dei cittadini danneggiati".