Fascicoli autonomi su posti terapia intensiva e omicidio colposo
(ANSA) - CAMPOBASSO, 15 LUG - La procura di Campobasso ha chiesto l'archiviazione del procedimento sulla gestione dell'emergenza Covid in Molise, ma ha stralciato tre importanti questioni che ora costituiscono fascicoli autonomi. Lo rende noto il presidente del Comitato dei familiari delle vittime del Covid in Molise. L'avviso è stato notificato agli avvocati del Comitato, Vincenzo Iacovino e Andrea Ruggiero.
Questi gli episodi stralciati: la vicenda dei posti di terapia intensiva e di un omicidio colposo per un decesso intervenuto dopo tre giorni di attesa in pronto soccorso (per questo episodio era stata già chiesta l'archiviazione contro la quale il Comitato ha fatto opposizione); la denuncia inerente i ritardi nella realizzazione della 'torre covid' e la carenza di figure professionali mediche per le quali era già stato comunicato avviso di conclusioni indagini agli indagati; la vicenda delle criticità dell'impianto dell'ossigeno dell'ospedale Cardarelli di Campobasso che ha comportato l'acquisizione di tutte le cartelle cliniche dei pazienti deceduti nel reparto di malattie infettive.
Il Comitato rende inoltre noto che in Procura a Campobasso esistono altri procedimenti autonomi sulla gestione dell'emergenza covid a seguito di altre denunce per decessi o cluster: 20 sono per l'ipotesi di omicidio colposo e sei per l'ipotesi di epidemia colposa. "Il Comitato - spiega Iacovino - ora ha 20 giorni per esaminare le quasi diecimila pagine contenute in 24 faldoni e chiedere la prosecuzione delle indagini preliminari sui seguenti reati ipotizzati: abuso d'ufficio, rifiuto di atti d'ufficio, omicidio colposo, epidemia, delitti colposi contro la salute pubblica, interruzione di ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica utilità".
Il presidente del Comitato Francesco Mancini esprime soddisfazione per il provvedimento di conclusione delle indagini e per il prosieguo delle indagini, nei diversi procedimenti scaturiti dalle denunce del comitato. "Siamo pronti per costituirci parte civile - afferma - e non ci fermeranno fino a quando non sarà fatta luce completa sul disastro sanitario e umanitario non sempre attribuibile al covid ma alla mala gestione della sanità". (ANSA).