Via al tour estivo dei Litfiba, 'rock più potente di Putin'

Molise
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Parte domani da Campobasso seconda parte 'L'ultimo girone'

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(ANSA) - CAMPOBASSO, 18 GIU - Parte domani, domenica 19 giugno, da Campobasso il tour estivo dei Litfiba. È la seconda parte de "L'ultimo girone", iniziato in primavera con una serie di concerti sold out al chiuso, nei più importanti club della penisola. Il tour d'addio riprende ora dal Molise (all'antistadio di Selva Piana nell'ambito del Festival dei Misteri) e proseguirà poi con altri 16 concerti in tutta Italia fino al 26 agosto che saranno le ultime occasioni per il pubblico dei Litfiba di salutare la band che ha fatto la storia del rock in Italia.
    "L'emozione per questi nuovi concerti - spiega Pierò Pelù - è sempre quella della prima volta, è identica a quella che ebbi il 6 dicembre 1980 quando salimmo sul nostro primo palco alla Rokkoteca Brighton in provincia di Firenze". Fu quella la prima esibizione della band: "Me lo ricordo perfettamente quel concerto - aggiunge Ghigo Renzulli - fu una bolgia immane".
    Nella scenografia di questo tour ci sono quattro grandi x.
    "Sembrano quattro persone che alzano le braccia in segno di vittoria - osserva Pelù - però sono anche le quattro x romane che contano i nostri anni, quelli del suonare insieme con i Litfiba, più i due dovuti alla pandemia. Vi assicuro che queste quattro x sono molto più potenti di tutte le zeta scritte sui carri armati di Putin, perché queste hanno la forza del rock'n roll , e il rock'n roll esiste da più di 60 anni, Putin non durerà mai così tanto".
    I concerti della primavera appena passata e quelli dei concerti estivi in partenza non hanno una scaletta fissa. "E' stato un bel lavoraccio sceglierli - spiega Pelù - perché abbiamo 160 canzoni pubblicate. E allora scegli quelle fondamentali, mettici quelle che non suoni quasi mai e alla fine avevamo almeno 50 canzoni da suonare. Ne abbiamo preparate 42 e ne suoniamo 22-23 ogni sera". "Abbiamo di fatto due scalette diverse - aggiunge Renzulli -. In ogni caso c'è un gruppo di canzoni intoccabili che ci sono sempre, perché un brano come El Diablo, o altri simili, non puoi non farlo. Poi c'è un terzo della scaletta che cambia ogni sera".

   Sul fatto che questo tour sia stato annunciato come l’ultimo della band, i due membri storici del gruppo sdrammatizzano. “Per me ogni concerto è il primo e l’ultimo, proprio come filosofia mia di vita – dice Pelù -. Qualsiasi cosa io faccia la considero sempre la prima e l’ultima. La faccio al meglio e non guardo troppo oltre, mi piace vivere molto bene il presente”. Renzulli invece pensa già a quello che farà l’ultima volta che saliranno sul palco a fine tour: “Per l’ultimo concerto preparo degli scherzi che non ho mai avuto il coraggio di farti in 40 anni – dice rivolto a Pelù -. E’ un classico che alla fine di ogni tour tutti fanno scherzi agli altri. Questo per noi è l’ultimissimo, quindi…”. (ANSA).
   

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