Ucraina: senatore Ortis in missione a Leopoli

Molise

Visita anche a Rzeszow, città polacca che ha accolto i profughi

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(ANSA) - CAMPOBASSO, 19 MAG - "Con l'Ucraina condividiamo gli stessi valori e non possiamo che apprezzare il coraggio di chi, in difesa della democrazia, sta scrivendo la storia". Così, oggi, il senatore molisano Fabrizio Ortis di rientro da una missione parlamentare internazionale in Polonia e in Ucraina insieme a colleghi e rappresentanti militari e istituzionali provenienti da altri 27 Paesi. Ortis ha visitato Leopoli.
    "L'azzardato attacco di Putin a un Paese sovrano e all'ordine mondiale ha fatto ricompattare inaspettatamente l'Europa - aggiunge Ortis - e sta rafforzando la Nato con nuove richieste di ingresso da Paesi storicamente neutrali. Dopo aver attraversato la frontiera a Medica mi sono confrontato con le autorità del luogo intervenendo nel dibattito sul supporto a un Paese invaso da ormai oltre 80 giorni".
    Con il parlamentare molisano hanno preso parte all'incontro i deputati ucraini Oleksandr Kornyenko, vice relatore della Camera, Oleksandr Merezhko, presidente della Commissione affari esteri della Camera, Yehor Cherniev, capodelegazione dell'assemblea parlamentare Nato per conto sempre dell'Ucraina e Solomiia Bobrovska, vicecapo della medesima delegazione.
    "L'Ucraina ha il supporto di quasi tutto il Parlamento italiano, è nostro dovere fornire loro tutto l'aiuto possibile - prosegue il senatore -. La presenza di una delegazione parlamentare italiana è stata molto apprezzata dalle autorità ucraine, che hanno ringraziato l'Italia per gli aiuti umanitari e i rifornimenti, l'accoglienza dei profughi e la solidarietà dimostrata. Il viaggio è poi proseguito in uno dei cinque centri di accoglienza di Leopoli, allestito presso un polo universitario, dove studenti e volontari si prodigano per rendere meno dura possibile la vita di chi, dall'oggi al domani, è stato costretto a lasciare le proprie case per la follia della guerra".
    Il giorno dopo la tappa in Ucraina, il senatore è tornato in Polonia, a Rzeszow, ospite del sindaco della città in prima linea per lo smistamento degli aiuti e l'accoglienza dei profughi che arrivano nel Paese. Si tratta di una cittadina di 200 mila abitanti, che è riuscita a far sentire a casa propria ben 1,5 milioni di ucraini in fuga, per lo più donne e bambini.
    (ANSA).
   

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