Assessore Felice, città sempre inclusiva e accogliente
(ANSA) - CAMPOBASSO, 16 MAG - Nonostante siano passati più di 30 anni dal 19 maggio 1990, giorno in cui l'omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), "orientamento sessuale e identità di genere sono ancora ai primi posti fra le cause di discriminazione negli spazi pubblici, sul luogo di lavoro, e persino in famiglia". Lo afferma l'assessore ai Diritti e alle Pari opportunità del Comune di Campobasso, Paola Felice, annunciando l'adesione del Comune alla 'Giornata internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia' che si celebra domani al fine di promuovere e coordinare eventi di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno in tutte le sue forme e in tutti i Paesi del mondo.
"L'impegno dell'Amministrazione comunale e dell'intera comunità - prosegue - è crescente su tutti i temi che necessitano di divulgare una cultura del rispetto che deve essere ritenuta un patrimonio di libertà da difendere e, allo stesso tempo, ampliare il più possibile a favore di ogni individuo, perché ogni persona, come è giusto che sia, ne possa usufruire. Campobasso ha intrapreso da tempo un cammino che la rende oggi, anche grazie alla presenza di luoghi come il 'Centro Molise Lgbt' inaugurato qualche settimana fa, una città aperta, inclusiva e accogliente". (ANSA).