Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone sul New York Times

Molise

Testo e foto raccontano fasi lavorazione campane

(ANSA) - CAMPOBASSO, 09 DIC - La storia della millenaria Pontificia fonderia Marinelli di (Agnone) sulle pagine del New York Times. Un articolo di Roberto Salomone, corredato da foto, racconta le varie fasi della lavorazione delle campane. "Il tempo non si ferma quando si entra in bottega, come la famiglia chiama la fonderia - scrive Salomone - ma sicuramente rallenta.
    Ci vogliono dai tre ai quattro mesi per fondere una campana in bronzo e i 15 operai della fonderia usano lo stesso processo tradizionale a cera persa per ciascuna delle circa 100 campane che producono all'anno. Viene creato un nucleo di mattoni, ricoperto di argilla, quindi cerato e rifinito con un altro strato di argilla. Una volta che la cera si è sciolta, lo spazio rimanente diventa lo stampo. La luce nella fonderia sembra viva durante la colata di una nuova campana, un processo chiamato fusione. In questo giorno particolare, gli artigiani sono stati illuminati dallo splendore del metallo incandescente e un sacerdote locale, a cui era stato chiesto di benedire il processo, ha spruzzato su di loro l'acqua santa. È nata una campana". (ANSA).
   

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