Video su conseguenze incendi, Campomarino diventa emblema

Molise

Lavoro di Creative Motion a Festival cinema diritti umani Napoli

(ANSA) - PESCARA, 09 NOV - Un video che, partendo dal devastante incendio che la scorsa estate è avvenuto nella pineta di Campomarino (Campobasso), alza lo sguardo sulla problematica ambientale degli incendi in Italia e nel mondo, dando vita a un dialogo di speranza tra uomo e natura, un inno alla sua forza rigeneratrice e un appello alla coscienza collettiva affinché il vento possa cambiare. E' "Resurgis", lavoro realizzato dallo studio di produzione Creative Motion di Pescara. Il video sarà presentato alla serata d'apertura del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, manifestazione internazionale di cinema di impegno politico e sociale collegata al circuito Human Rights Film Network, coordinato da Amnesty International.
    Il video affronta in modo delicato e poetico la questione degli incendi, del cambiamento climatico e della mancanza di gestione attiva dei territori e delle foreste. Le immagini di Resurgis sono impreziosite dal brano "Eppure soffia", qui interpretato da Alberto Bertoli, figlio del cantautore Pierangelo. Il lavoro gode del patrocinio di Wwf, ministero della Transizione Ecologica e assessorato alla Cultura del Comune di Campomarino.
    "La tematica ambientale degli incendi ci sta molto a cuore - dichiarano Francesco Toscani e Cristiana Lucia Grilli, fondatori dello studio e co-direttori del video - Ogni anno circa mezzo milione di ettari di aree naturali vengono bruciati nell'Unione Europea. All'Italia il triste primato, il patrimonio boschivo nel Paese viene distrutto dalla furia del fuoco e dalla furia criminale. Secondo l'European Forest Fire Information System della Commissione europea dall'inizio dell'anno in Italia sono andati in fumo oltre 158 mila ettari di boschi e foreste".
    "Sono molto contento che in questo progetto di Creative Motion - dichiara Alberto Bertoli - sia entrato a pieno titolo il brano 'Eppure soffia' che evidenzia come l'uomo sia ancora artefice della propria disgrazia. Credo sia un brano eterno purtroppo finché l'interesse economico dell'uomo sarà superiore all'interesse per il proprio ambiente. Avere rispetto per il proprio ambiente significa curarsi delle persone che verranno dopo, dei nostri figli e dei figli che avranno". (ANSA).
   

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