Ex sindaco Di Brino 'pazienti molisani svenduti all'Abruzzo'
(ANSA) - TERMOLI, 05 NOV - I ricorsi al Tar contro il Programma operativo sanitario (Pos) 2019/2021 sono stati presentati dal sindaco di Termoli e dagli assessori e consiglieri di maggioranza come privati cittadini. "Le azioni legali le paghiamo con i nostri soldi e non con quelli comunali". Lo ha dichiarato ieri sera il primo cittadino, nonché presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti nel Consiglio comunale straordinario sulla sanità. L'assemblea, iniziata alle 18, si è conclusa alle 23 con la bocciatura della mozione della minoranza - Pd, M5S, Rete della Sinistra Termolese e lista civica "Vota per te" - con cui si chiedeva al sindaco di impugnare il Pos 2019-2021. L'udienza per la discussione del ricorso è fissata al 17 novembre.
"Il ricorso lo abbiamo già presentato il 2 novembre - ha detto Roberti - Con noi c'è l'associazione Cuore Molisano che ha ritenuto di procedere a sostegno del reparto dell'Emodinamica, non più attiva h24. Ho già fatto 4 ricorsi contro l'Asrem a partire dal 'punto nascite', ora, contro il Pos da privato cittadino. Il Pd cosa ha fatto ? Dai deputati molisani Ruta, Leva e Venittelli mai stato nessun atto, così come dall'allora sindaco Sbrocca, per non parlare dell'ex presidente della Regione Frattura, che non si è presentato alla conferenza Stato-Regioni e poi ha siglato l'accordo con l'Abruzzo, favorendo il nuovo ospedale previsto a San Salvo e decretando la morte del 'S.Timoteo' di Termoli".
Come sindaco, ha proseguito Roberti, "finora sono l'unico sceso in campo per difendere la sanità pubblica locale. Se bisognerà andare da Draghi, come propone il Comitato S. Timoteo, sono pronto. Alla minoranza chiedo di unirsi a noi nei ricorsi e di pagarli con le proprie tasche come noi". L'ex sindaco Sbrocca con il resto dell'opposizione non ha ritirato la mozione, poi bocciata.
Nel corso dell'assemblea l'ex sindaco Antonio Di Brino, oggi consigliere di maggioranza, ha aggiunto: "Si è scritto che Termoli è l'unico presidio pubblico del Basso Molise. Ma perché ci si è ricordati solo oggi? Centomila abitanti di questo territorio sono stati svenduti all'Abruzzo. Diciamola la verità.
Chi dimentica il passato è chi non ce l'ha o chi se ne vergogna". (ANSA).