Covid, Fipe Molise 'divieto caffè al banco è senza fondamento'

Molise

In regione provvedimento riguarda quasi mille bar

(ANSA) - CAMPOBASSO, 27 APR - "Il divieto di somministrazione al banco è un attacco al modello di offerta del bar italiano che si differenzia da quelli degli altri Paesi proprio perché basato sul consumo al banco. Un provvedimento punitivo, senza che vi sia nessun fondamento scientifico sui rischi sanitari che si corrono. Anzi, la scienza continua a sostenere che il rischio di contagio cresce con l'aumento del tempo di contatto". E' quanto afferma il presidente di Fipe Confcommercio Molise, Carlo Durante. "Per dare voce ai quasi mille bar del nostro territorio, la Federazione dei pubblici esercizi del Molise - aggiunge - si associa alla richiesta del presidente Stoppani di un intervento urgente da parte del Mise, perché ormai il tema della salute pubblica non può essere separato da quello della tenuta di un intero settore produttivo. D'altro canto - prosegue Durante - la norma, per come è scritta, non lascia adito a interpretazioni".
    Secondo la Fipe, la circolare con la quale il Ministero dell'Interno ritiene che il decreto riaperture vieti ai bar la possibilità di effettuare la somministrazione al banco "non ha alcun fondamento giuridico e nessuna ragione di sicurezza sanitaria. Si tratta - dice ancora la Federazione - di un'interpretazione che nessuno si aspettava, considerando che il decreto non esclude espressamente il consumo al banco, ma, al contrario, ha voluto specificare con quali modalità può avvenire il consumo al tavolo. D'altra parte, dopo 14 mesi di blocco delle attività di ristorazione, almeno l'aspettativa di una regolamentazione puntuale non dovrebbe essere tradita: in zona gialla i bar hanno sempre avuto la possibilità di effettuare la somministrazione al banco, anche in virtù del fatto che si tratta di un consumo veloce, che non implica una lunga permanenza all'interno degli esercizi. In sostanza - conclude la nota -, stando alla circolare del Ministero dell'Interno, la somministrazione al bancone non si potrà fare prima del primo luglio mentre a partire dal primo giugno sarà possibile consumare al chiuso, ma al tavolo. Un paradosso giuridico e sanitario". (ANSA).
   

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