Capogruppo, progetto deve essere valutato da Assemblea
(ANSA) - CAMPOBASSO, 9 GIU -Prima di intraprendere qualsiasi azione circa la cessione di parte dell'acqua dell'invaso di Guardialfiera (Campobasso) alla Puglia, la questione deve essere affrontata in Consiglio regionale. È in sostanza quanto chiede la capogruppo del Pd a Palazzo D'Aimmo, Micaela Fanelli, in un mozione firmata anche dai consiglieri Vittorino Facciolla, Patrizia Manzo, Angelo Primiani e Michele Iorio. L'iniziativa, ha spiegato l'esponente della minoranza, a seguito delle notizie relative ad un incontro in programma domani 10 giugno presso il Consorzio di Bonifica della Capitanata, a Foggia, "dove si discuterà del progetto per far confluire nella diga di Occhito, al confine tra Molise e Puglia, milioni di metri cubi di acqua da destinare all'agricoltura pugliese, attraverso la costruzione di una condotta di circa 10 chilometri per la captazione dall'invaso del Liscione". "Un atto di programmazione talmente rilevante per l'intero Molise - osserva - senza che il Consiglio regionale sia stato informato ed interessato, di cui, ancora una volta, stigmatizziamo il comportamento poco rispettoso delle istituzioni e la scarsa attenzione per i problemi dei molisani. Una storia lunga e complessa, quella degli accordi tra la Puglia e il Molise per l'utilizzo delle acque della nostra regione che - aggiunge - ci ha sempre visti penalizzati sia sotto il profilo della disponibilità irrigua per il nostro territorio, che delle eventuali compensazioni economiche ed infrastrutturali, sempre promesse, ma alle quali non è stato mai dato seguito, con il Molise che ha sempre dato, ma mai ricevuto nulla in cambio". La mozione impegna il Presidente della Regione, Donato Toma, a definire una programmazione idrica regionale garantendo prioritariamente i bisogni civili e produttivi del Molise e che nessuna altra erogazione verso altre regioni "possa essere disposta in mancanza del pieno soddisfacimento del fabbisogno molisano.". Quindi, "di verificare il rispetto degli accordi stipulati con la Regione Puglia nel 1979, al fine di definire la programmazione attesa da oltre 30 anni e di procedere ad una equa compensazione circa il mancato utilizzo dell'acqua di Occhito da parte del Molise e il mancato introito derivante ed eventualmente alla stipula di un nuovo accordo". (ANSA).