Giovane in isolamento, troppi attacchi su social e insulti
(ANSA) - CAMPOBASSO, 13 MAR - "Spero che le persone restino umane". Così all'ANSA una giovane professionista della provincia di Campobasso, dipendente di una azienda multinazionale di Milano, commenta quanto sta accadendo a seguito dell'emergenza Coronavirus e, in particolare, la 'caccia all'untore' che si è scatenata nelle ultime ore soprattutto sui social. Non ultimo, l'episodio dello studente Unimol di Campobasso risultato positivo. "Il commento irresponsabile e incivile ci può anche stare - commenta - ma quando si arriva ad augurare 'una morte lenta' o 'spero che non ti curino', questo non è ammissibile".
Tornata giovedì scorso in un paese della provincia di Campobasso, ha osservato tutte le disposizioni e si è messa in isolamento volontario domiciliare. "La cosa che mi ha scioccata - prosegue - è stata quella di rientrare in paese e vedere le persone che comunque scherzavano e ridevano sul problema, incuranti, come se fosse una cosa lontanissima da loro.Poi, la caccia all'untore e la voglia irrefrenabile di giudicare tutti".
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