Giornalisti: ecco Carta di Olbia per persone con disabilità

Sardegna

Cagliari, proposta presentata al presidente nazionale Bartoli

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Handicappato non si può scrivere, né dire, né leggere. E infatti è sparito dalla circolazione. Il termine più corretto, seguendo anche la convenzione Onu, è persona (o uomo, donna, ragazzo, bambina) con disabilità, con disturbo dello spettro autistico, con sindrome di down.
    Da evitare "affetto da", costretto su una sedia a rotelle (che è invece uno strumento di autonomia), portatore di handicap o invalido (sebbene utilizzato in riferimenti normativi). Il dibattito è aperto e la ricerca continua.
    La rivoluzione nelle parole può partire dall'informazione. A Cagliari è stata ufficialmente proposta al presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti Carlo Bartoli una Carta deontologica sulla rappresentazione delle persone con disabilità nei media. Primi riscontri positivi: "Una proposta che apprezzo molto: è importante dotarsi di una carta di questo genere - ha detto Bartoli - un gruppo di lavoro dell'Odg si sta occupando della riscrittura del testo unico dei doveri dei giornalisti: la proposta sarà inviata a questo gruppo".
    Si chiama Carta di Olbia perché nasce proprio nella città gallurese, nel dicembre 2019, in occasione di un corso sul tema organizzato da Odg Sardegna e Giulia giornaliste, in collaborazione con le associazioni Sensibilmente Odv e Uildm Sardegna, per riflettere e trovare alternative alla commiserazione o alla spettacolarizzazione dei casi di disabilità. La proposta è stata poi rilanciata in occasione del secondo corso (rinviato a causa della pandemia) che si è tenuto a Cagliari a giugno di quest'anno e che ha visto anche la collaborazione dell'Ussi e dell'Università di Cagliari. Dopo il secondo corso è nato un gruppo di lavoro che ha portato a una proposta operativa da consegnare al presidente dell'Ordine dei giornalisti. Il lavoro è firmato da Caterina De Roberto, Vannalisa Manca e Susi Ronchi, per Giulia giornaliste Sardegna in collaborazione con Veronica Asara (Sensibilmente Odv), Francesca Arcadu (Uildm, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) e Sara Carnovali, avvocata, phd in Diritto costituzionale".
   

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