Anoressia e bulimia, incidenza aumenta del 45%

Sardegna
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Sardegna, unico centro per cure dipendenze e disturbi alimentari

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In Italia sono circa 900 i posti letto dedicati ai disturbi dell'alimentazione e della nutrizione tra ospedali, cliniche e comunità terapeutiche: in Sardegna esiste solo una comunità, nata nel 2019. che è anche l'unica struttura in Italia di tipo residenziale e semi-residenziale specializzata nella cura di coloro che sono affetti contemporaneamente da dipendenze patologiche e da disturbi alimentari e della nutrizione e un approccio multidisciplinare. Si tratta de "Lo Specchio DAN" che dopo quasi tre anni di attività inaugura il nuovo centro con 40 posti letto a Domusnovas, nel sud ovest della Sardegna.
    Un incremento di ben 23 posti letto rispetto ai 17 prima disponibili. Mentre in diverse regioni italiane, infatti, la disponibilità di posti nelle strutture specializzate in queste patologie diminuisce, la comunità ha deciso di invertire la rotta e di investire risorse finanziarie e umane per rispondere al preoccupante aumento di ragazze e ragazze colpite da malattie come anoressia, bulimia e binge.
    "Con l'inaugurazione del nuovo centro di Domusnovas intendiamo dare una risposta concreta alle tante famiglie che faticano a trovare assistenza in tempo utile. Intervenire in modo rapido è infatti cruciale per poter salvare la vita di chi è colpito da disturbi del comportamento alimentare", ha spiegato Leonardo Mendolicchio, direttore scientifico della comunità e responsabile U.O.C. Riabilitazione DAN dell'Istituto Auxologico italiano di Piancavallo. "Prima del Covid i morti annui per disturbi alimentari si aggiravano intorno ai 3000 l'anno, un numero già elevatissimo, mentre nel 2020 sono stati ben 5000.
    L'incidenza di anoressia e bulimia è aumentata del 45% per effetto della pandemia, con un picco soprattutto tra i giovanissimi tra i 10 e i 17 anni di età, colpiti fino a quattro volte di più rispetto al periodo pre-Covid a causa dell'isolamento sociale. Al contempo, è diminuita del 22% l'offerta di assistenza. Per questo è fondamentale poter contare su un numero maggiore di posti letto", ha concluso.
    "Oggi c'è un posto che accoglie e cura, c'è un posto che ascolta il dolore di figli e genitori e un'equipe che lavora perché crede che cambiare e guarire sia possibile per tutti anche per quelli su cui non scommette più nessuno", ha dichiarato Giovanna Grillo, presidente e responsabile legale della struttura..
    Il direttore sanitario Pablo Belfiori ha ricordato che i disturbi del comportamento alimentare sono diversi dalle altre patologie psichiatriche "perché richiedono un intervento non solo medico-farmacologico, ma anche di tipo educazionale e nutrizionale". 

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