Bilancio sociale: nel 2019 3 mln di ore, nel 2020 55 mln
DI MARZIA PIGA
Una fotografia del periodo della pandemia con un boom del ricorso alla cassa integrazione in deroga e cinquemila nuclei familiari in più che percepiscono il reddito di cittadinanza. È ciò che emerge dal bilancio sociale dell'Inps in Sardegna al 31 dicembre 2021, con le cifre delle prestazioni e degli assicurati. "Nell'Isola - spiega il presidente del Comitato regionale Piero Agus illustrando i dati alla stampa - non esiste nucleo familiare che non usufruisca di uno dei nostri servizi, dalle pensioni agli strumenti di integrazione al reddito o all'invalidità. In totale tra tutte le prestazioni erogate dall'Inps l'impatto è di cinque miliardi di euro".
Nel biennio 2020-2021, infatti, il peso economico delle entrate regionali è pari a 1,8 miliardi, mentre le uscite per prestazioni ammontano a 5,1 miliardi. Rispetto al 2019 un incremento del 3,75%, con una maggiore spesa per le pensioni pari al 2,68%, che corrisponde a circa 123 milioni. Le pensioni erogate, tra pubblico e privato, sono circa 600mila, mentre i lavoratori e imprenditori assicurati sono 548mila (il 3,33% in più rispetto al biennio precedente). Gli ammortizzatori sociali in generale ammontano complessivamente a circa 400 milioni.
"Il crollo dell'attività economica nel secondo trimestre 2020 - sottolinea il direttore regionale dell'Isituto, Alessandro Tombolini - a seguito dei provvedimenti di contrasto alla pandemia, ha provocato una vera e propria esplosione del ricorso agli strumenti di integrazione salariale rispetto all'anno precedente". Nel 2019 in Sardegna sono state autorizzate oltre tre milioni di ore di cig, nel 2020 si è passati a oltre 55 milioni (nel 2021 si scende a 37mila).
Per quanto riguarda il reddito e la pensione di cittadinanza i nuclei familiari che nel 2020 hanno percepito almeno una mensilità della misura dedicata al contrasto della povertà sono stati 60.578 (oltre 124mila persone coinvolte) e sono aumentati a 65.748 nel 2021 (129mila persone coinvolte). L'importo medio mensile è stato di 515 euro, inferiore alla media nazionale di 546 euro.
"La collaborazione con l'Inps - chiarisce Alessandra Zedda, assessora regionale del Lavoro - è quotidiana e si è rafforzata nel momento durissimo del Covid. Un rapporto di leale e proficua collaborazione, con una capillarità nel territorio della Sardegna. C'è ancora da fare per integrare meglio le attività con quelle dei Cpi e rivedere alcune procedure per non pesare ulteriormente".