Un live tra raffinati e giocosi arrangiamenti di capolavori
Un concerto coinvolgente e trascinante scandito dal suono degli ottoni in un mix ormai collaudato in cui si uniscono batteria e percussioni per dare slancio ritmico ai diversi brani. Applausi e ovazioni al Teatro Lirico di Cagliari per I Buzzing Jars Brass Band. Al loro debutto sul palco cagliaritano sono stati protagonisti dell' undicesimo appuntamento della Stagione concertistica 2022. In programma, in una elegante cornice cromatica, in un itinerario che attraversa il '900, un' antologia di capolavori senza tempo e brani meno noti tra standard, classici jazz, musiche da film, incursioni nell' elettronica british, blues, Tango Nuevo.
Riarrangiati con uno sguardo contemporaneo ricco di idee musicali, gioco, fantasia, improvvisazioni e momenti di insieme.
Sul palco Vinicio Allegrini e Dario Zara (trombe), Lorenzo Panebianco (corno), Luca Mangini (trombone), Claudio Lotti (basso tuba), Pierpaolo Strinna (vibrafono, percussioni), Emanuele Murroni (batteria, percussioni). Il live si è aperto con Footprints di Wayne Shorter, poi man mano tra gli altri My Favorite Things di Oscar Hammerstein e Richard Rodgers in un felice mix con Take five, le note malinconiche di Libertango di Astor Piazzolla, My Funny Valentine di Richard Rodgers. La seconda parte ha proposto in apertura Maramambo di Giovanni Agostino Frassetto e in chiusura Spain di Chick Corea, uno dei cavalli di battaglia dei Buzzing Jars Brass Band.
"Alcuni di noi hanno avuto la fortuna di suonare con il grande e compianto pianista e compositore", dice all' ANSA Lorenzo Panebianco, primo corno dell'Orchestra del Lirico. Acclamati dal folto pubblico sono di nuovo sul palco per un duplice bis: "Sir duke di Stevie Wonder e "A taste of honey" di Bobby Scott. "Il nostro intento è quello di proporre un programma il più eterogeneo possibile che possa incontrare il gusto di un pubblico ampio e nuovo - aggiunge Panebianco - giochiamo con gli accostamenti di generi e stili. Questa sera abbiamo portato sul palco anche un brano da discoteca, You and me dei Disclosure, abbiamo dato una nuova veste, una personale rilettura, con il desiderio che con i nostri arrangiamenti i brani vengano apprezzati anche in una sala da concerto".