L'omaggio a Franco Loi al Cabudanne de sos poetas

Sardegna

A Seneghe tributo al poeta scomparso nel 2021

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(ANSA) - SENEGHE, 06 SET - Seneghe omaggia Franco Loi. Il Cabudanne de sos poetas ha dedicato un evento al suo nume tutelare: "Un racconto con poesie e immagini di Franco Loi, Giulio Trasanna, Eugenio Tomiolo, Dante, Delio Tessa, Noventa".
    Si è spento nel 2021, alla soglia del novantunesimo anno di età, il poeta genovese di nascita, ha vissuto dal '37 a Milano, origini sarde, amico e cittadino onorario del borgo del Montiferru.
    Il festival, giunto alla 18° edizione, gli ha riservato uno spazio con il toccante omaggio da parte di Davide Ferrari, poeta che scrive in dialetto pavese. "Grazie al Cabudanne de sos poetas - spiega all'ANSA - ho avuto l'opportunità di mantenere una promessa fatta al mio maestro Franco Loi: parlare dei suoi maestri. Mi aveva detto di voler realizzare un libro insieme dedicato a loro e a tutto ciò che gli hanno insegnato. Non c'è stato il tempo. Quell'ora e un quarto sul palco di Seneghe è stato come rivivere vent'anni di amicizia, ricordi, immagini, voci e amore. Giulio Trasanna ed Eugenio Tomiolo sono personaggi straordinari che hanno significato molto per Franco. Raccontare le loro storie, il loro rapporto con Loi, far scorrere foto ingiallite dei momenti trascorsi insieme, assieme alle copertine delle loro opere, è stato il modo per provare a farli conoscere a un pubblico attento come quello di Seneghe".
    "Questo era il rammarico e la paura di Franco - ricorda Ferrari - far cadere nel dimenticatoio o far passare inosservati bravissimi artisti, ai più sconosciuti. Questo omaggio fatto proprio in Sardegna, a Seneghe, dove aveva tanti amici e dove gli è stata conferita la cittadinanza onoraria nel 2010, ha un significato speciale e, per me, è stata un'emozione unica, un'esperienza quasi catartica".
    Tra gli ospiti più attesi del Cabudanne, il poeta e saggista fiorentino Silvio Ramat, che ha parlato di Loi a margine della presentazione del suo "Le chiavi del giorno". "Franco Loi è il poeta che ho stimato di più in questi ultimi anni - confessa - Ammiro in lui la sua meravigliosa capacità analogica. Sono contento di averlo conosciuto, rimpiango di non averlo frequentato come avrei voluto, ma in queste giornate a Seneghe la sua presenza, i suoi versi, sono risuonati tra le stradine del paese con la loro bella estetica fatta di case di pietra, affascinante sfondo di questo importante festival". (ANSA).
   

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