Tutti hanno più di 60 anni
Quattro casi di Febbre del Nilo sono stati accertati tra ieri e oggi in provincia di Oristano, e si aggiungono ai due già diagnosticati nei giorni scorsi dal Laboratorio analisi dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari.
Cinque dei sei pazienti sono ricoverati all'ospedale San Martino, mentre il sesto si trova al Brotzu di Cagliari. Tutti i soggetti, che hanno più di 60 anni e patologie pregresse, sono tenuti sotto osservazione e monitorati costantemente.
Il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Oristano, non appena avuta conferma della positività al virus West Nile, ha inviato ai Comuni di residenza dei pazienti (Oristano e Simaxis) la proposta di ordinanza per il rafforzamento delle misure di prevenzione e protezione, già attivate con l'inizio della stagione estiva.
Per fare il punto sulla situazione, questo pomeriggio è stata convocata nella sede della Asl di Oristano una nuova Unità di crisi presieduta dal direttore sanitario Antonio Maria Pinna, a cui hanno preso parte i direttori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, del Servizio veterinario di Sanità Animale e dei reparti ospedalieri in cui sono ricoverati i pazienti.
Presente anche il dirigente del servizio Ambiente della Provincia di Oristano. Dalla riunione è scaturita la decisione di potenziare ulteriormente le azioni di bonifica avviate fin dalla primavera, attraverso interventi di disinfestazione mirati nei siti in cui si sono verificati i casi di positività e nelle aree a maggior rischio, in linea con quanto previsto dai protocolli nazionali. Saranno inoltre rese più capillari le attività di sensibilizzazione e di informazione alla popolazione sulle misure da adottare per prevenire la malattia.