Inchiesta Delcomar: pm chiede due condanne a 6 e 4 anni

Sardegna

Cagliari, stotto processo per truffa armatori della compagnia

ascolta articolo

Per il pubblico ministero i traghetti della Delcomar, che garantiscono i collegamenti tra la Sardegna e le isole minori, non avevano le caratteristiche previste dal bando della Regione. Si è chiusa con la doppia richiesta di condanna per i vertici della società-madre e della Delcoservizi la requisitoria del pubblico ministero Giangiacomo Pilia al processo in abbreviato a Cagliati nei confronti degli armatori Franco Del Giudice e del figlio Enzo Giorgio: per il primo l'accusa ha chiesto sei anni, quattro per il secondo.

Davanti alla giudice Cristina Ornano, il titolare dell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza - che ha portato lo scorso anno al sequestro preventivo dei traghetti che effettuano i collegamenti con Carloforte e La Maddalena, nonché di beni mobili, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 64 milioni di euro - ha ritenuto provate le accuse di concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, falsità in atti pubblici e attentati alla sicurezza dei trasporti. Nella lunga udienza hanno parlato anche gli avvocati difensori Massimo Massa e Marcello Vignolo, mentre alla prossima discuteranno gli altri legali che rappresentano gli imputati, Massimo Ledda e Matteo Pinna.

L'inchiesta si era concentrata sulla gara che la Delcomar si era aggiudicata dalla Regione Sardegna nel 2016, un contratto della durata di sei anni per l'importo complessivo, esclusa Iva, di 70,1 milioni di euro, con opzione di estensione del servizio fino a 9 anni per un totale di oltre 104 milioni. Secondo l'accusa, alcuni dei traghetti usati per i collegamenti con Carloforte e La Maddalena non risponderebbero alle disposizioni previste dal bando in materia di accessibilità per disabili e persone anziane. Prossima udienza il 24 maggio. 

Cagliari: I più letti