"50 anni di Bella Ciao" tra canti della resistenza e folk

Sardegna
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Anteprima a Cagliari del riallestimento dello storico spettacolo

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Uno spettacolo corale sulle note di "Bella Ciao" per unire l'Italia. Il popolare canto partigiano, simbolo della Resistenza, attraversa lo Stivale da nord a sud, isole comprese, nel riallestimento dello storico concerto-spettacolo che nel 1964 ha dato il via al folk revival italiano. Sarà la Sardegna ad ospitare domenica 24 aprile alle 21, al Teatro Massimo di Cagliari, vigilia della Festa di Liberazione, "50 anni di Bella Ciao". Originale e coinvolgente rivisitazione che, a distanza di oltre mezzo secolo, fa rivivere le atmosfere del leggendario e indimenticabile evento in cartellone al Festival dei Due Mondi di Spoleto a metà degli anni '60, anteprima nazionale che apre il S'Ard Festival 2022.

Intanto, proprio per il 25 aprile è fissata l'uscita del video della nuova versione, intrisa di echi mediterranei, del brano "Bella Ciao". Le voci di Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Gabriella Aiello e Peppe Voltarelli dialogano con la chitarra battente di Francesco Loccisano, le percussioni di Andrea Piccioni, il violino di Mauro Durante e il mandoloncello di Mauro Palmas. Il brano, impreziosito dai contributi di Moni Ovadia e Mario Incudine, è inserito nell'album "A sud di Bella Ciao-Canti d'amore e di rivolta dell'Italia meridionale", uscito lo scorso novembre.

Il fascino della musica popolare si intreccia alle nuove avanguardie del folk nell'attesissimo concerto al Teatro Massimo, coordinato da Franco Fabbri, tra i pionieri dei Popular music studies. Sotto i riflettori, apprezzati interpreti come Riccardo Tesi, organetto e direzione musicale, le cantanti Elena Ledda, Lucilla Galeazzi e Gabriella Aiello insieme al polistrumentista Nando Citarella, voce, tamburello, chitarra battente, Maurizio Geri, voce e chitarra, Marzio Del Testa percussioni e voce e Claudio Carboni al sax.

"La versione cagliaritana è un viaggio dal nord al sud, quasi un' ideale fusione dei due spettacoli, quello storico più legato ai canti di protesta del settentrione e la versione del 2014 che guarda invece al meridione - racconta all'ANSA Elena Ledda, straordinaria voce dell'Isola - Il messaggio che emerge è più che mai attuale alla luce degli odierni scenari.
   

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