L'appello del sindaco e dell'assessora: "Gli autori si pentano"
Rubate e subito ritrovate due statue del presepe a grandezza naturale di Stintino: l'aquila reale e l'agnellino nero. In meno di 24 ore le due sculture sono state ritrovate abbandonate in un terreno nei pressi della rotatoria per Unia e Ezzi Mannu, sulla strada provinciale 34 che da Pozzo San Nicola conduce a Stintino.
L'agnellino nero era avvolto in sacchi di plastica neri mentre accanto era stata poggiata l'aquila reale. Ad accorgersi delle due sculture sono stati alcuni automobilisti che hanno subito avvisato il Comune. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Stintino, al comando del maresciallo Alessandro Reina.
Il tam tam sui social, i posti di blocco delle forze dell'ordine in servizio nella zona, ma anche la mobilitazione dei cittadini e lo sdegno suscitato in paese ha convinto i ladri a rilasciare le statue "rapite".
"Il fatto che le abbiamo ritrovate ci rallegra - commenta il primo cittadino Antonio Diana - perché si tratta di pezzi unici che arricchiscono il presepe stintinese. Sono parte di un patrimonio della comunità che costituiscono anche elemento di attrattiva nel periodo natalizio. Ci auguriamo che episodi di questo genere non debbano più capitare".
Non si esclude che dai filmati delle telecamere installate nel distributore vicino al terreno dove sono state ritrovate le statue possa emergere qualche particolare in più di questo singolare furto.
I pezzi del presepe erano stati acquistati dai cittadini del paese e donati all'associazione "Il tempo della memoria" per curare e allestire la Betlemme d'Europa. Le due statue erano state già sistemate nel presepe a grandezza naturale, in allestimento nelle vie del paese. L'aquila era stata temporaneamente sistema in piazzetta Segni, l'agnellino nero in largo Cala d'Oliva, dove ci sarà anche la capanna.