Il sindaco attacca la Regione, "sta commissariando la ciità"
"Il provvedimento vergognoso approvato in Consiglio regionale che sottrae al governo del territorio due enti culturali importanti, è la dimostrazione che esiste un disegno politico trasversale per commissariare Nuoro. Siamo pronti a impugnarlo nelle sedi opportune". E' la dura reazione del sindaco Andrea Soddu all'emendamento alla legge Omnibus, in discussione nell'Aula di via Roma a Cagliari, che sancisce lo scioglimento del Consorzio per la pubblica lettura Sebastiano Satta e quello per la promozione degli studi universitari: entro pochi giorni gli attuali commissari decadranno.
"Nell'anno in cui celebriamo l'anniversario della nascita di Grazia Deledda, simbolo di rinascita culturale e sociale, assistiamo alla consumazione di uno scippo istituzionale: la gestione di due importanti enti culturali viene portata a Cagliari, dove d'ora in poi verrà deciso il loro futuro", attacca il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa con la Giunta al completo - I due enti sono realtà pensate e nate a Nuoro dove sono cresciuti e diventati d'esempio sia in Sardegna che a livello nazionale - spiega Soddu - La Regione ha deciso da sola, in barba ai principi di equiordinazione, lealtà e autonomia sanciti dalla Costituzione. La città di fatto è commissariata. E lo è non solo per quanto riguarda l'Università e la Biblioteca Satta, ma anche per l'Isre e l'area industriale di Prato Sardo".
Per mesi il sindaco ha chiesto ai consiglieri regionali di ritirare l'emendamento, ma senza succeso. " Perché non accade altrettanto a Cagliari, Sassari, Olbia, Oristano, Alghero? Perché solo a Nuoro? - chiede Soddu polemicamente - È ormai evidente a tutti che è in atto un vero e proprio boicottaggio, in totale spregio del volere dei cittadini che un anno fa ci hanno confermato la fiducia. Ci vogliono impedire di amministrare privandoci degli strumenti necessari". Per il sindaco il disegno della "Regione matrigna" è quello "di mettere le mani sulla gestione delle risorse e farle amministrare dagli uomini di sua fiducia. Noi però - assicura Soddu - non staremo a guardare: impugneremo il provvedimento nelle sedi opportune".