Operazione della Guardia di finanza nel Sarrabus
Doveva coltivare e produrre cannabis sativa da utilizzare come fibra per la bioedilizia o per cosmetici e alimenti, invece la produceva per venderla in chioschi, tabaccherie e distributori automatici per il consumo diretto. Lo hanno scoperto i militari delle Fiamme gialle della Tenenza di Muravera eseguendo un controllo in una azienda agricola del Sarrabus.
Il titolare è stato denunciato e sono stati sequestrati oltre 210 chili di cannabis sativa e 200 piante. Il blitz è scattato nei giorni scorsi. "La normativa consente alle aziende agricole - spiegano dalla Guardia di finanza - la produzione di cannabis sativa, a basso contenuto di principio attivo Thc, esclusivamente per la realizzazione di fibre per impieghi in bioedilizia, combustibile, o per la trasformazione in alimenti e cosmetici mentre la coltivazione per scopi farmaceutici è soggetta a rigorose restrizioni e limitazioni oltre a specifiche autorizzazioni".
I Finanzieri hanno invece scoperto che nell'azienda agricola veniva prodotta inflorescenza "pura" di cannabis sativa che era destinata alla commercializzazione in bar, tabaccherie, chioschi e persino distributori automatici ubicati in tutta la provincia.
Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati numerosi sacchi e vasetti contenenti inflorescenze di canapa già confezionati, per un peso complessivo di oltre 210 chili, nonché circa 200 piante di cannabis. "I vasetti, benché recassero precise indicazioni di non essere destinate all'uso umano ma solo con destinazione tecnico collezionistica o ricerca - spiegano le Fiamme gialle - in realtà erano facilmente apribili e il contenuto (da 2 a 5 grammi a confezione) fruibile da parte di tutti gli acquirenti".
Altri 140 vasetti sono stati sequestrati all'interno dei vari esercizi commerciali ai quali erano stati consegnati in conto vendita. La canapa sequestrata vendita al dettaglio avrebbe fruttato oltre un milione di euro.
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