Appello ai 377 Comuni dell'Isola per le 550 aziende in crisi
Azzerare la Tari per salvare gli oltre 550 agriturismo sardi - con 3.215 camere e 6.663 posti letto - che da un anno stanno lottando per sopravvivere stretti fra lockdown, misure anti contagio e limiti agli spostamenti con il crollo del turismo e il blocco della ristorazione. E' l'appello lanciato da Coldiretti Terranostra ai 377 comuni sardi perché cancellino la tassa rifiuti per il 2021 in modo da dare un po' di respiro alle aziende che hanno già perso diversi milioni di euro nell'ultimo anno a causa dell'emergenza Covid.
Coldiretti Sardegna ha stimato una perdita di oltre 200 mila euro per la sola giornata di domenica 24 gennaio e per i soli 150 agriturismi iscritti all'associazione Terranostra, primo giorno di chiusura dovuta al passaggio della Sardegna a zona arancione. "Le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell'epidemia stanno determinando una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto - evidenzia Terranostra - non hanno interrotto le attività principali di coltivazione e di allevamento e continuano a garantire la produzione di cibo, pur in presenza di una forte concorrenza di alimenti stranieri sui banchi dei supermercati".
"Per superare la crisi la Coldiretti chiede "misure adeguate in favore delle imprese agricole e delle strutture agrituristiche che a causa dell'epidemia hanno subito un azzeramento della domanda e delle presenze che, per altro, ha portato anche alla diminuzione della relativa produzione di rifiuti".
"Già dall'aprile scorso ci eravamo appellati ai Comuni sardi chiedendo interventi di agevolazione sulla tari come qualche sindaco fece adesso abbiamo chiesto di azzerarla per il 2021 - spiega la presidente di Terranostra Sardegna Michelina Mulas -.Dopo un anno la situazione è davvero critica e la situazione al momento è tutt'altro che chiara e rischia di compromettere la tenuta economica e finanziaria delle imprese".