La compagna in liquidazione ha i voli a terrà da febbraio
"La convocazione da parte del Ministero del Lavoro la attendevano da tempo e l'abbiamo promossa ripetutamente, ma limitare la partecipazione a solo nove persone su nove organizzazioni sindacali presenti al tavolo è fortemente limitativo". Così il segretario generale della Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu, a proposito dell'appuntamento di domani pomeriggio a Roma sulla vertenza della compagnia aerea in liquidazione.
"Che senso ha limitare in maniera così restrittiva il numero dei partecipanti a un incontro che si svolge in call conference?", si chiede Boeddu. "È davvero incomprensibile e inspiegabile", sottolinea, aggiungendo che "in queste ore lavoreremo coi colleghi per ampliare la delegazione perlomeno a tre rappresentanti per ogni organizzazione sindacale". Detto questo, "di certo come Filt Cgil non faremo saltare un incontro di fondamentale importanza, cercato e voluto con determinazione". Per lui, si è a un passaggio cruciale. "Finalmente, in presenza di tre ministeri, Lavoro, Infrastutture e Trasporti, Sviluppo economico, e delle Regioni Sardegna e Lombardia, sapremo le vere intenzioni dell'azienda rispetto alla volontà di sottoscrivere l'accordo per dieci mesi di cassa integrazione e sulla rimozione del vincolo del mancato preavviso".
Il vertice segue tre incontri in video conferenza tra i sindacati, l'azienda e i liquidatori conclusisi con un nulla di fatto. L'apertura alla cig manifestata dal vettore con decorrenza già dall'1 settembre per i circa 1500 lavoratori distribuiti tra Olbia e Malpensa era stata vincolata ad una serie di 'paletti" ritenuti inaccettabili dalle organizzazioni sindacali: nessun anticipo della parte ordinaria da parte aziendale; licenziamenti durante il regime di cigs; nessun onere a carico dell'azienda qualora la cigs dovesse interrompersi per qualsiasi ragione prima dei 10 mesi; libertà di procedere ai licenziamenti al verificarsi di qualsiasi impedimento.
Ora le sigle si aspettano una mediazione del governo per trovare un accordo soddisfacente. Nel frattempo un'altra tegola colpisce la compagnia: l'Enac ha infatti sospeso la licenza di trasporto aereo per Ait Italy. Dal 25 agosto quindi per legge la società non può vendere biglietti né far viaggiare persone o merci.
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