Iniziativa sbarca in Sardegna, scatti dall'1 al 30 settembre
Anche la Sardegna pronta a scattare al richiamo di Wiki Loves Monuments, il più grande concorso fotografico internazionale per numero di fotografie raccolte. L'invito è rivolto a tutti: appassionati di cultura, di natura, viaggiatori, fotografi professionisti e dilettanti. La missione è semplice: immortalare i beni culturali e condividerli con tutto il mondo attraverso Wikimedia Commons, l'archivio di immagini liberamente riutilizzabili connesso a Wikipedia.
L'iniziativa, nata nel 2010 in Olanda, da otto anni viene promossa anche in Italia e con oltre 10.000 monumenti fotografabili. Per partecipare basta inviare le foto dei monumenti indicati sul sito wikilovesmonuments.wikimedia.it: per la Sardegna la mappa comprende oltre 400 monumenti del patrimonio culturale, tra beni storico-artistici e naturalistici. Le immagini potranno essere caricate nel sito esclusivamente nel mese di settembre, dall'1 al 30, ma gli scatti possono risalire a qualsiasi altro momento precedente. I migliori scatti dell'edizione italiana 2019, selezionati da una Giuria composta da fotografi professionisti ed esperti wikipediani, saranno premiati con buoni regalo e concorreranno a far parte della classifica internazionale del concorso, che si svolgerà in contemporanea con oltre 50 paesi in tutto il mondo.
Il concorso è attualmente promosso dagli uffici Mibac della Sardegna: Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali per la Sardegna, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, Archivio di Stato di Cagliari, Biblioteca Universitaria di Cagliari. Coinvolti nella promozione anche il Comune di Alghero-Fondazione di Alghero e dall'Associazione Imago Mundi Onlus per Monumenti Aperti. Il concorso - spiegano gli organizzatori - rappresenta un'occasione unica per valorizzare le bellezze regionali, tracciare una memoria documentale anche di quelle meno conosciute, rendendole note a livello globale attraverso le piattaforme Wikimedia.