"Donne e dee di Sardegna", ecco docufilm

Sardegna

E si intreccia con la mostra al Museo archeologico

(ANSA) - CAGLIARI, 17 APR - Dalle antiche raffigurazioni femminili alle innovazioni di Daniela Ducato. In una "trama" che fa luce anche su Eleonora D'Arborea, promulgatrice della Carta de Logu, l'artista Maria Lai, il premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, la banditessa Paska Devaddis, che rivive tra i murales di Orgosolo.
    Queste e altre sono le protagoniste del docufilm "Donne e dee di Sardegna. Féminas e divas de Sardinia", diretto da Daniela Vismara, prodotto da Rai Sardegna in collaborazione con il Centro di Produzione Rai di Milano. Donne che ieri e oggi hanno scritto e continuano a tracciare la storia della Sardegna. Dopo le fortunate tappe a Nuoro, Oristano e Fordongianus sarà il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari giovedì 18 aprile alle 17 a presentare il filmato.
    Il progetto in un gioco di preziose sinergie al femminile si intreccia con la mostra allestita al Museo Archeologico "Donna o Dea", dedicata alle raffigurazioni femminili nella preistoria e protostoria sarda. Un affascinante percorso espositivo curato dalle archeoantropologhe Silvia Fanni, Laura Soro e Marcella Sirigu.
    La tappa cagliaritana del filmato rientra nelle attività del Museo Archeologico Nazionale e il comitato organizzativo e scientifico della mostra "Donna o Dea", Associazione White Rocks.
    Tra riprese di siti e monumenti e interviste il docufilm conduce lo spettatore attraverso la testimonianza di donne di ieri e di oggi, inseguendo le tracce di antiche divinità femminili di cui l'Isola ancora conserva numerosi reperti. Focus anche su Chiara Vigo, che conserva la memoria del bisso o Grazia Dentoni con le sue rappresentazioni teatrali in contesti archeologici. E poi Maria Lai l'artista che ha lasciato la sua forte impronta nel mondo. Il suo telaio, elemento simbolico di tutta la narrazione, chiude la mostra. (ANSA).
   

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