Accantonamenti,ingiunzione contro governo

Sardegna
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Scaduto ultimatum su restituzione di 285 milioni alla Regione

Palazzo Chigi continua a non applicare la sentenza della Corte Costituzionale che prevede la restituzione alla Sardegna di 285 milioni di accantonamenti non dovuti e ora la Regione ha deciso di ricorrere alla linea dura: è già pronta, infatti, un'ingiunzione di pagamento nei confronti del Governo da presentare al giudice civile e un ricorso per ottemperanza alla stessa Consulta che potrebbe anche portare alla nomina di un commissario ad acta che sostituisca il Governo e applichi la sentenza.

Ieri è anche scaduto il termine fissato dallo stesso Esecutivo nella legge di stabilità nazionale per trovare un'intesa sulla finanza pubblica con le Regioni a Statuto speciale. Tanto che il governatore Francesco Pigliaru ha inviato oggi un'altra lettera al premier Giuseppe Conte e ai ministri dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria, degli Affari regionali e le autonomie Erika Stefani, al sottosegretario di Stato Giancarlo Giorgetti e al vice ministro dell'Economia e delle Finanze Massimo Garavaglia.

Così il presidente della Regione nella lettera al premier: "La informo che nei prossimi giorni la Regione Sardegna darà avvio a tutte le opportune azioni giudiziarie per il soddisfacimento dei propri diritti e la tutela delle proprie attribuzioni". "È una situazione davvero paradossale - dichiara l'assessore al Bilancio, Raffaele Paci - il Governo non riesce a rispettare neanche le scadenze che indica nelle sue leggi". E poi, aggiunge, "non hanno avuto neanche il buongusto di rispondere a una delle decina di lettere inviate per chiedere un incontro. Uno sgarbo istituzionale senza precedenti, una totale mancanza di rispetto fra istituzioni, un atteggiamento incomprensibile e inqualificabile che polverizza quella lealtà necessaria fra chi, a vari livelli, ha responsabilità di governo del Paese", conclude Paci.

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