Fuori anche i 17 addetti a sicurezza, sito ora incustodito
Fumata nera per la miniera di bauxite di Olmedo e per i lavoratori del sito produttivo, il cui destino sembra ormai segnato sebbene si tratti dell'unica miniera di bauxite ancora attiva nell'isola, con una disponibilità di 30 milioni di metri cubi di materiale da estrarre. Al problema dei quattro minatori cui è scaduta la mobilità e degli altrettanti cui sta per scadere la disoccupazione, ora si aggiunge quello dei diciassette ai quali non è stato prorogato il contratto con Igea, che scadrà il prossimo 31 dicembre. A loro, che finora avevano garantito la sicurezza del sito, non potrà essere applicato nessuno strumento di sostegno al reddito perché non hanno maturato i requisiti.
Al di là dell'emergenza occupazionale, si pone così anche una questione di sicurezza, perché dall'1 gennaio la maniera resterà incustodita. "Non ci sono perimetri recintati e se dovesse entrare qualcuno le conseguenze potrebbero essere gravissime", segnala Simone Testoni dell'Ugl, che per questo si appella al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, "perché - spiega - è un serio problema per la collettività".
A dare ai lavoratori e ai loro rappresentanti sindacali la pessima notizia è stata l'assessora regionale dell'Industria, Maria Grazia Piras, nel corso di un summit avuto a Cagliari. All'incontro era stata richiesta anche la partecipazione dei vertici di Igea e del presidente della Regione, Francesco Pigliaru. "Non ci aspettavamo un epilogo così negativo - commenta ancora Testoni - Restiamo al fianco dei lavoratori e continueremo ad adoperarci per cercare una soluzione".