Imprese e studenti a lezione per vendere nei mercati esteri
Crescono le esportazioni delle piccole medie aziende sarde (175milioni e +3,4%) e cresce anche la voglia delle imprese sarde di conoscere meglio i mercati e le opportunità, sviluppando le competenze manageriali. Per questo 60 imprese di tutta la Sardegna, si sono incontrate a Cagliari per prepararsi all'export e vendere nei mercati esteri. L'evento, organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna e dall'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, ha messo insieme imprese di agroalimentare, moda, gioielleria artigianato tipico e tradizionale, arredamento, cosmetica per arrivare al turismo, ai materiali da costruzione, ai servizi e all'energia, fino alle vendite on line.
Per gli imprenditori sardi, insieme a 20 giovani studenti dell'Istituto Tecnico Economico "P.Martini" di Cagliari impegnati nell'alternanza scuola-lavoro, l'opportunità è stata quella di sviluppare le conoscenze e gli sbocchi offerti dai mercati internazionali. Hanno così approfondito le competenze tecnico-manageriali, con l'obiettivo di accrescere business e competitività sui mercati esteri. I dati, regionali e provinciali parlano chiaro: per le pmi, l'ultimo anno la variazione in crescita è stata del +3,4%, rispetto al 2017 (+2,9 media italiana). In rallentamento, in ogni caso, rispetto al boom registrato tra il 2016 e 2017, che aveva fatto registrare un sensazionale +13,6%. Cresce l'esportazione della piccola manifattura dei mobili (+36,8%), dei prodotti in metallo (+24,8), del tessile (+13,4%), del legno (+4,4%) e della pelle (+0,4%). Cala l'abbigliamento (-22,2%), gli alimentari (-16,4%) e altri prodotti manifatturieri (-25,6%).
Tra i Paesi di destinazione, si rafforza il commercio con l'Arabia Saudita (+26,6%), con il Regno Unito (+62%), con la Cina (+15,6%), con la Spagna (+9,7) e la Polonia (+16,3%). Positivi, ma estemporanei, per il valore in euro, le impennate dell'export co la Nuova Zelanda (+479,6%), il Sud Africa (+23,5%) e il Canada (+108%). In calo, al contrario, i rapporti con il Giappone (-22%), la Svizzera (-26%) e la Turchia (-13%).