Il 'Pregiudizio' spiegato a mio nonno al teatro del Pratello

Emilia Romagna

Il 17 dicembre nel carcere minorile di Bologna

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"Il Pregiudizio spiegato a mio nonno", nuovo lavoro della Compagnia del Pratello, formata da ragazzi dell'Ufficio Servizio Sociale Minorenni, da un gruppo di giovani studenti di teatro e da due senior, andrà in scena il 17 dicembre alle 19 al PRAT Teatri Comunità di Bologna (via del Pratello 53) chiudendo la seconda edizione del Festival Trasparenze di Teatro Carcere. Con questo spettacolo, curato da Elvio Assunçao e Viviana Venga con la drammaturgia di Paolo Billi, la compagnia bolognese vuole raccontare il pregiudizio a una persona anziana, evitando semplici ricette per combattere un fenomeno così radicato, in un'indagine che parte dai luoghi comuni, dalle frasi fatte, dal buon senso, per approdare agli stereotipi di uso quotidiano, che ne rappresentano il terreno di coltura.
    "Il Pregiudizio spiegato a mio nonno" vuole porsi come un'opera di poesia civile per attivare domande, riflessioni e confronto tra adolescenti, nonché, soprattutto, tra adolescenti e adulti. La seconda edizione del Festival Trasparenze di Teatro Carcere, cominciata il 4 novembre, è un percorso tra gli spettacoli del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, formato delle compagnie che operano con progetti teatrali nelle carceri della regione, organizzato dal Teatro del Pratello Cooperativa Sociale e sostenuto dal Ministero della Cultura.
    Caratteristica del progetto artistico del festival è lo sviluppo di un tema comune tra le attività teatrali attive in 14 sezioni di 8 Istituti Penitenziari per adulti: Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna, Parma, Castelfranco Emilia, Modena, Reggio Emilia e con minori in carico ai Servizi di Giustizia Minorile.
    Il festival è la sfida di sette compagnie teatrali che, con poetiche ed esperienze pregresse, talvolta molto distanti tra loro, in un progetto di rete si danno un tema comune da esplorare durante un percorso lungo tre anni. Tema del triennio 2022-2024 è Miti e Utopie, che si sviluppa con un sottotitolo di tre parole: Errare/Perdono/Comunità. Tre ambiti di ricerca particolarmente significativi per il luogo, il carcere, nel quale si svolgono le attività di produzione. (ANSA).
   

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