Al Museo di Maddaloni l'esecuzione di Massimiliano Damerini
In prima assoluta mondiale Massimiliano Damerini, il 7 dicembre al Museo Archeologico di Calatia a Maddaloni eseguirà la nuovissima Sonata n. 8 per pianoforte del compositore Carlo Alessandro Landini. Frutto di una personalissima riflessione compositiva, la Sonata arricchisce di una nuova tappa il lungo cammino di Landini nel mondo del pianoforte, sviluppato con instancabile ricerca. Il concerto fa parte della stagione concertistica 'Autunno Musicale Campano' diretta da Antonino Cascio.
Per questo nuovo brano il compositore ha utilizzato uno speciale algoritmo (il cosiddetto '1/f spectral patterning' escogitato nel 2009 da James E. Cutting, docente all'americana Cornell University) che consente di applicare alla composizione musicale la tecnica del montaggio cinematografico, ossia un certo numero di 'tagli' e di cambi di scena per unità di tempo.
La nuova Sonata fa assomigliare il brano, per il numero di eventi che lo caratterizzano al proprio interno, a uno qualunque dei film di media durata prodotto da Hollywood negli anni '50-'60. In altre parole, questa lunga Sonata possiede il ritmo di una qualunque pellicola tra quelle firmate da Billy Wilder, da Howard Hawks, da John Ford.
"In rapporto alla lunghissima 'Sonata n. 5' - spiega Landini - la n. 8 è più breve, circa 58 minuti di musica. Il problema di tutte le forme chiuse, parliamo delle 'grandi forme' o macroforme, è quello degli Sviluppi (che storicamente divengono problematici nella produzione di Beethoven fino a 'esplodere' nelle Sonate di Schubert). Mentre per le altre due Sonate qui nominate ho applicato un procedimento di tematizzazione degli Sviluppi, ossia di deduzione dagli incisi e temi portanti, in questa Sonata ho adottato una cesura esplicita tra movimenti, però strutturalmente interlacciati fra loro". (ANSA).